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ECONOMIA

Tagli e spese

Legge di Stabilità tra l'ok del Colle e Bruxelles. Resta lo scontro Governo-Regioni e no sindacati

Prosegue il dibattito sulla legge di stabilità. Maroni tende una mano a palazzo Chigi ma chiede non si facciano barricate. Dall'Ue arriverà giudizio entro fine novembre. Camusso (Cgil): "Bene gli 80 euro neomamme, ma non in cambio dei servizi"

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La manovra è al Quirinale, pronta ad essere firmata dal Capo dello Stato. Ma sul contenuto del disegno di legge, prosegue il confronto-scontro senza fine fra governo e Regioni. "La legge di stabilità non sia una legge di stupidità". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine della conferenza a Londra dal titolo "Climate, Food and Human Health", su come l'Italia e il Regno Unito si stanno preparando per Expo 2015. "Va bene ridurre i costi, va bene ridurre la spesa ma bisogna farlo con intelligenza altrimenti è una replica di quello che definisco 'patto di stupidità'", ha aggiunto Maroni, che ha sottolineato come non si debba penalizzare una Regione virtuosa come la Lombardia.

Chiamparino a Renzi: "Rivedere i tagli. I ministeri facciano la loro parte"
"Quando si parla di risparmi bisognerebbe andare di pari passo: le Regioni devono fare la loro parte, ma anche i ministeri la loro". Lo ha ribadito il presidente delle Regioni, Sergio Chiamparino, intervenuto a La telefonata di Belpietro. "Quello che le Regioni chiedono - ha sottolineato - è di distribuire equamente la spending review. Le province sono state abolite e riorganizzate secondo aree funzionali. Credo che una razionalizzazione si imponga anche per le strutture statali sul territorio, come prefetture e questure". Chiamparino poi aggiunge: "Non è che da lì vengano fuori miliardi - aggiunge - ma credo che una razionalizzazione si imponga anche a quel livello e, tra l'altro, renderebbe più funzionali certe strutture".

Maroni: "Il governo non faccia barricate"
E sempre Maroni si rivolge al governo: "Ci sono margini di trattativa ma il governo fa muro", ha dichiarato il presidente della Lombardia, riferendosi alla legge di stabilità. "Invito ad evitare il muro contro muro perché ci costringerebbe, noi Regioni virtuose, a prendere misure molto dure per contrastare queste legge che ci penalizza ingiustamente", ha aggiunto Maroni. "Sfidiamo Renzi a trovare gli sprechi dove ci sono e a ridurli ma a valorizzare i comportamenti virtuosi di alcune Regioni".

Ue: un giudizio sulla manovra entro il 30 novembre
Sulle leggi di stabilità "i contatti con i governi sono costanti", la scadenza per i giudizi è il 30 novembre "tranne per i casi di serio non-rispetto" delle regole, perché in quel caso "serve un'opinione entro due settimane": così il portavoce del commissario agli Affari economici Jyrki Katainen a chi gli chiede entro quando la Commissione è tenuta a chiedere maggiori informazioni ai governi qualora non siano sufficienti i "draft budgetary plan" arrivati.

Morando: "Serve un confronto su costi e risultati"
E nel dibattito sulla manovra entra anche il tema giudiziario dell'inchiesta sulle spese pazze in Piemonte. L'imputazione coatta di due assessori della giunta regionale del Piemonte "non influenzerà la trattativa con il governo" sulla manovra finanziaria. Chiamparino ne è sicuro. E nella discussione torna a intervenire il governo, per bocca del viceministri dell'Economia, Enrico Morando: "La revisione della spesa è un modo di governare, non di tagliare, e non c'è comparto della Pubblica amministrazione, diretta o indiretta, che si possa sottrarre a questo compito". Morando aggiunge che "da parte nostra e da parte delle Regioni sta emergendo un atteggiamento di disponibilità a non subire i tagli ma a ragionare nel merito per mettere a confronto costi e risultati", ha aggiunto.

Il "No" dei sindacati
Sullo sfondo resta anche il no dei sindacati, in particolare della Cgil che prepara la piazza il prossimo 25 ottobre. La leader Cgil Camusso dice: "Bene gli 80 euro per le neomamme, ma non in cambio di meno finanziamenti ai servizi".