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ITALIA

Graziato anche un italiano condannato in Thailandia

Il presidente Mattarella grazia gli uomini della Cia condannati per il sequestro Abu Omar

I beneficiari della grazia concessa dal capo dello Stato sono Massimo Romani (condannato per detenzione di droga), Betnie Medero e Robert Seldon Lady, agenti americani della Cia condannati per il sequestro di Abu Omar, avvenuto a Milano nel 2003 

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Roma
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato tre decreti di concessione di grazia nei confronti dell'italiano Massimo Romani, condannato a 40 anni per droga in Thailandia e dei due americani Betnie Medero e a Robert Seldon Lady, condannati per il sequestro di Abu Omar.

Chi sono gli americani
Robert Seldon Lady, graziato oggi dal Presidente Mattarella, era a capo del centro della Cia a Milano il 17 febbraio 2003, quando fu rapito Abu Omar, ex imam della moschea milanese di viale Jenner. Betnie Medero era invece una
delle agenti responsabili del sequestro. Il 19 novembre 2012 Seldon Lady era stato condannato in via definitiva dalla
Cassazione a nove anni di carcere per avere concorso al sequestro dell'ex imam di Milano Abu Omar (in primo grado a 8 anni, poi inaspriti in 9 in appello). Poiche' tre anni sono indultati, ne avrebbe dovuti scontare sei. Betnie Medero, invece, e' stata condannata a sei anni.

Nel 2007, durante le indagini, Seldon Lady era stato protagonista di una dura polemica col pm Armando Spataro che conduceva le indagini. Lo 007 aveva affermato di non riconoscere la giustizia italiana perche' il caso Abu Omar necessitava di una soluzione politica e non giudiziaria.  Nei confronti di Seldon Lady era stato emesso un mandato di cattura internazionale; arrestato a Panama nel luglio 2013, non e' stata concessa l'estradizione in Italia ed e' tornato negli Usa da dove ha mandato una richiesta di grazia al presidente Napolitano. Per il rapimento di Abu Omar solo Seldon Lady era ricercato a livello internazionale.

Questa era stata la decisione dell'allora ministro della Giustizia, Paola Severino. Il guardasigilli aveva deciso cosi' "dopo un'attenta valutazione su ciascuna delle richieste di cattura", considerando che la pena per l'ex capocentro era la piu' alta da scontare. Gli agenti della Cia condannati per la vicenda Abu Omar sono stati 23 e, tra questi, c'era anche Betnie Medero, oggi graziata dal Presidente Mattarella. 

Romani torna in libertà
Condannato a 40 anni di carcere in Thailandia, ridotti a 30 in Italia, per detenzione di sostanze stupefacenti, Massimo Romani puo' tornare in liberta' dopo la grazia concessa dal capo dello Stato. Romani e' in carcere dal
17 aprile 2008, dapprima in Thailandia e dall'agosto 2014 in Italia. La decisione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tiene conto dell'avviso favorevole espresso dal ministro della Giustizia a conclusione dell'istruttoria. Nella valutazione della domanda di grazia, sottolinea il Quirinale, il capo dello Stato ha considerato i pareri favorevoli formulati dalle competenti autorità giudiziarie. Essi si sono basati sulla circostanza che la pena detentiva gia' scontata e' superiore a quella normalmente inflitta in Italia per fatti analoghi. E' stato considerato, inoltre, il buon comportamento tenuto dal condannato durante la detenzione, protrattasi complessivamente per sette anni e dieci mesi.

Il comunicato del Quirinale
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato oggi ai sensi di quanto previsto dall'art. 87 comma 11 della Costituzione tre decreti di concessione di grazia nei confronti dell'italiano Massimo Romani, condannato a
40 anni per droga in Thailandia e dei due americani Betnie Medero e a Robert Seldon Lady, condannati per il sequestro di Abu Omar.

A Medero la grazia esclude la pena di tre anni ancora da espiare estesa anche alla pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici. A Seldon Lady, è accordata la grazia parziale di due anni, rispetto alla condanna a nove anni di reclusione.

La grazia totale a Massimo Romani fa riferimento alla pena ancora da espiare, relativa alla condanna ad anni trenta di reclusione, inflittagli a seguito del riconoscimento, da parte della competente Corte di appello, della sentenza thailandese di condanna alla pena di quaranta anni di reclusione (ridotti a trenta in Italia), per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti. L'esecuzione della pena detentiva è in corso dal 17 aprile 2008, dapprima in Thailandia e dall'agosto 2014 in Italia.

Con gli altri due decreti sono  state concesse a Betnie Medero la grazia della pena ancora da espiare (tre anni di reclusione), estesa anche alla pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, e a Robert Seldon Lady, condannato a nove anni di reclusione,  la grazia parziale di due anni. Entrambi i destinatari del provvedimento di clemenza sono stati condannati, in concorso tra loro e con altre ventiquattro persone, per il reato di sequestro di persona, avvenuto a Milano nel febbraio del 2003. Nessuno dei due si trova attualmente  in Italia. La decisione tiene conto del parere favorevole formulato dal Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria.

Nella valutazione delle domande di grazia - ha sottolineato il Quirinale nel comunicare la grazia ai due diplomatici Usa condannati per il sequestro di Abu Omar-  il Capo dello Stato ha in primo luogo considerato la circostanza che gli Stati Uniti hanno, sin dalla prima elezione del Presidente Obama, interrotto la pratica delle extraordinary renditions, giudicata dall'Italia e dalla Unione Europea non compatibile con i principi fondamentali di uno Stato di diritto. Per quanto riguarda la Medero, è stata in particolare valutata l'entità della pena a lei inflitta, minore rispetto a quella degli altri condannati per il medesimo reato che hanno presentato domanda di grazia. Relativamente a Seldon Lady, il Capo dello Stato ha ritenuto di riequilibrare il trattamento sanzionatorio a lui inflitto rispetto a quello degli altri condannati per il medesimo reato".