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MONDO

Intervista del premier greco alla tv pubblica Ert

Grecia, Tsipras: "Non tagliamo stipendi e pensioni"

Il premier spiega le riforme da approvare per ricevere gli aiuti. E dice: "E' un accordo duro ma copre i bisogni della Grecia per 3 anni. Farà dimenticare la parola Grexit". Duro scontro con Varoufakis: "Ha commesso evidenti errori durante il negoziato". "Europei vendicativi ma appoggio da Francia e Italia"

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Tsipras in diretta tv
"L'accordo copre i bisogni della Grecia per tre anni. Alla fine si potrà parlare di ristrutturazione del debito. Questo accordo farà dimenticare la parola Grexit". Lo afferma il premier greco, Alexis Tsipras, commentando - in un'intervista alla tv pubblica Ert - l'intesa raggiunta a Bruxelles. "E' migliore di quella del 25 giugno scorso" dice, senza nascondere però che sia molto dura per i greci. Il premier inoltre sottolinea: "Durante l'Eurosummit ho avuto l'appoggio di Francia, Italia e Cipro".

"Aumento dell'Iva, ma no taglio pensioni e stipendi"
Tsipras entra poi nel dettaglio delle riforme da approvare per ricevere il piano di aiuti. "Non tagliamo stipendi e pensioni" spiega. "L'aumento dell'Iva è preferibile piuttosto che tagliare stipendi e pensioni". Il premier conferma che l'età pensionabile sarà elevata a 67 anni. "Non è normale - dice - andare in pensione a 45 anni". E aggiunge: "Non è normale che le mamme vadano in pensione 15 anni prima della loro età prevista". "Troika o no - sottolinea poi il premier - la verità è che avremmo dovuto affrontare il tema della pensioni in un modo o nell'altro".

"Ho firmato l'accordo per evitare il disastro"
"Non scappo e mi assumo la responsabilità di un accordo che ho firmato per evitare il disastro" dice Tsipras, sottolineando anche di "non credere" in molte delle riforme previste dal piano firmato a Bruxelles.

"Mi assumo la responsabilità di tutti gli errori che ho commesso, mi assumo la responsabilità di un testo in cui non credo, che ho firmato per evitare un disastro al Paese, il collasso delle banche", ha detto.

"Non lascerò il Paese nella catastrofe"
E sul referendum che si è tenuto in Grecia lo scorso 5 luglio dichiara: "Il modo in cui è stato visto non onora l'Europa". Poi aggiunge: "Quando ho fatto il referendum ero convinto che gli europei ci avrebbero dato un po' di tempo. Non sono stati molto buoni, sono stati un po' vendicativi". "Non lascerò il Paese nella catastrofe" dice poi il premier ribadendo di avere chiesto il referendum "non per uscire dall'euro, ma per ottenere un accordo migliore". 

"Ho spiegato al popolo greco perché stavamo andando al referendum. Potete accusarmi di essermi fatto delle illusioni sul fatto che in Europa avrei vinto io, ma non potete dire che io abbia detto menzogne ai greci" dichiara Tsipras. "Ora, dopo il referendum - agguinge - abbiamo un accordo molto difficile, però abbiamo assicurato entrate maggiori e stiamo parlando di crescita".

"Da Varoufakis evidenti errori nel negoziato"
Tsipras parla anche del suo ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis. "Ha commesso evidenti errori durante il negoziato benché al principio è stato capace d'imprimere un buon ritmo: mi assumo la responsabilità". E aggiunge: "Essere un eccellente studioso non significa necessariamente essere un buon politico".