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ITALIA

Disattese prescrizioni questore

Cortei No Green pass: 11 denunciati a Milano, 18 a Trieste

Denunciati nel capoluogo lombardo anche i due responsabili dell'aggressione verbale nei confronti di un giornalista. Nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia invece si stanno esaminando le immagini per poter accertare anche il mancato rispetto del distanziamento e l'utilizzo delle mascherine durante il corteo, oggetto di sanzioni amministrative

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115 persone identificate, 11 accompagnate in questura nel corso della manifestazione no green pass che si è svolta ieri a Milano: "11 i manifestanti denunciati al momento" fanno sapere le forze di polizia. La manifestazione, ai cui promotori il questore Petronzi aveva prescritto un orario e un percorso specifici, è stata subito caratterizzata da insulti e spintoni verso i cronisti.

Intorno alle ore 17, in piazza Fontana, i due responsabili dell'aggressione verbale a un giornalista sono stati identificati e denunciati. Due episodi analoghi, ai danni dello stesso giornalista, si sono verificati più tardi in corso di porta Romana e in corso XXII Marzo. Delle 11 persone accompagnate in questura, due sorelle di 47 e 54 anni sono state denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate.

Un 21enne sardo è stato denunciato per il porto di un coltellino e per danneggiamento aggravato dopo aver imbrattato un veicolo della polizia due 23enni gemelli, ritenuti responsabili dell'aggressione verbale a un giornalista, per il porto di un coltello e resistenza a pubblico ufficiale l'uno e per violenza privata l'altro; un 29enne per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e accensione pericolosa (di un fumogeno); un 39enne per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata nei confronti di un giornalista.

E ancora: denunciato un 49enne per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, oltraggio a pubblico ufficiale e istigazione a disobbedire alle leggi; tre uomini - un 24enne bergamasco, un 26enne e un 34enne lecchesi - per manifestazione non preavvisata, istigazione a disobbedire alle leggi, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. 

Nei confronti di questi due ultimi cittadini lecchesi, il questore ha emesso il foglio di via obbligatorio dal comune di Milano per la durata di un anno. Oltre alle 21 persone identificate a inizio manifestazione in piazza Fontana e la donna identificata in viale Beatrice d'Este (lungo un percorso non prescritto dal questore), sono 93 le persone identificate in via Sciesa - dove è stata fatta terminare la manifestazione e dove alcuni hanno chiamato il 112 lamentando il 'sequestro di persona' - la cui posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria.

"Preservate vie dello shopping. Corteo voleva bloccare traffico"
"Al netto del mancato rispetto di buona parte del percorso, il dispositivo della questura è riuscito a preservare le arterie più importanti sotto il profilo delle attività commerciali che rientravano appunto tra gli obiettivi dei manifestanti". E' quanto si legge in una nota di via Fatebenefratelli all'indomani del corteo no green pass che per il 16esimo sabato di fila è sceso in strada a Milano.

"Il corteo, in avvio composto da oltre 4mila persone, ha inizialmente seguito il percorso prescritto e, giunto in corso di Porta Romana, si è diviso in due prima di ricompattarsi in serata in corso XXII Marzo; mentre circa 700 persone proseguivano regolarmente lungo le strade indicate nel provvedimento questorile, oltre 3mila persone hanno vagato lungo le vie della zona Crocetta e Beatrice d'Este con il deliberato scopo di creare confusione e bloccare il traffico". Tra gli automobilisti imbottigliati e i cittadini esasperati si registra il caso di una signora che, dal balcone di casa, ha lanciato sui manifestanti un secchio d'acqua.

Una volta che i reparti di polizia, carabinieri, Guardia di finanza, con in contributo della Polizia locale, hanno ricompattato il gruppo, i manifestanti hanno deciso "di contravvenire in toto alle prescrizioni del questore abbandonando il percorso indicato e alle ore 21, in via Anfossi, non è stato più permesso il movimento disordinato dei manifestanti che sono stati fatti defluire da via Sciesa solo dopo essere stati identificati: alcuni di loro hanno contattato il numero unico di emergenza 112 per chiedere soccorso alle forze dell'ordine per 'sequestro di persona".

Trieste: 18 denunciati, 6 fogli via obbligatori
La Questura di Trieste ha reso noto che, dopo gli scontri avvenuti ieri sera in piazza Unità con partecipanti al corteo no-green pass, sono state denunciate 18 persone, mentre per altre 6 persone è stato emesso il provvedimento del figlio di via obbligatorio. Tra le attestazioni di solidarietà a forze dell'ordine e ai giornalisti aggrediti anche una nota del gruppo M5s in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. "Purtroppo - si legge - sta diventando una pessima abitudine quella di esprimere il dissenso attraverso la violenza nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro. Non c'è nessun tipo di giustificazione o di attenuante per gesti così vili".

Tra le persone denunciate c'è anche una donna, promotrice della manifestazione, mentre i 6 fogli di via obbligatori sono stati emessi nei confronti di persone non residenti a Trieste. Si tratta dei primi provvedimenti adottati dalla Questura, relativi alla seconda fase della manifestazione quando si sono verificati gli scontri nei pressi di piazza Unità d'Italia. E' inoltre in corso la visione dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica per individuare eventuali ulteriori reati a carico delle persone identificate e degli altri partecipanti ai disordini. L'esame delle immagini potrà accertare anche il mancato rispetto del distanziamento e l'utilizzo delle mascherine durante il corteo del pomeriggio, oggetto di sanzioni amministrative.