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MONDO

Greenpeace blocca petroliera russa nel porto di Rotterdam. 31 attivisti arresti

La polizia olandese ha fermato gli attivisti di Greanpeace mentre tentavano un'azione di disturbo contro una petroliera russa che trasportava il primo carico di greggio estratto dalla piattaforma russa Gazprom nel Mare Artico

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Greenpeace blocca petroliera russa in porto di Rotterdam
Roma
Trentuno attivisti di Greenpeace sono stati arrestati nel porto di Rotterdam, in Olanda, per aver tentato di bloccare una petroliera russa che trasporta il primo carico di greggio estratto dalla nuova piattaforma offshore di Gazprom nel Mare Artico.

31 arresti
Con gommoni e due navi, la Rainbow Warrior III e la Esperanza, gli ambientalisti hanno affiancato la petroliera Mikhail Ulyanov e scritto sulla sua fiancata 'No arctic oil' (No al petrolio dall'Artico). Con i gommoni hanno bloccato l'accesso all'ormeggio della nave. La polizia ha arrestato il capitano della Rainbow Warrior, Peter Willcox, e altri 30 ambientalisti. Willcox era già stato arrestato in Russia lo scorso anno, con altri 28 attivisti e due giornalisti, per accuse di pirateria per aver protestato vicino alla piattaforma Prirazlomnaya di Gazprom. Dopo mesi di carcere, gli ambientalisti furono rilasciati prima delle Olimpiadi di Sochi 2014.

Le ragioni dell'arresto
Il portavoce della polizia olandese, Roland Ekkers, ha spiegato che il capitano Willcox è stato arrestato perché ha disobbedito agli ordini di spostare la nave. La polizia l'ha quindi trascinata in un'altra zona del porto e l'ha infine restituita all'organizzazione ambientalista. Dopo diverse ore di protesta e di blocco, la petroliera ha potuto attraccare. Gli altri 30 ambientalisti, ha precisato il portavoce, sono stati fermati per violazione di proprietà o per aver tentato di impedire che la petroliera attraccasse. Nessuno è rimasto ferito, nonostante un attivista sia caduto in acqua e sia stato curato per una lieve ipotermia.

Le ragioni di Greenpeace
Greenpeace è contraria all'estrazione di greggio nell'Artico, per il pericolo di perdite nella zona incontaminata e difficilmente raggiungibile, oltre che per il peggioramento del riscaldamento globale dovuto all'uso dei combustibili fossili. Il portavoce del porto di Rotterdam, Minco van Heezen, ha spiegato che la nave russa aveva tolto il proprio segnale identificativo prima della protesta, azione inusuale ma non illegale, probabilmente nel tentativo di evitare lo scontro. E' rimasta in contatto con le autorità, visibile sui radar, ed è stata autorizzata ad attraccare e scaricare il greggio, che la francese Total Sa ha in programma di comprare. Rotterdam è il maggior porto europeo e un terzo del petrolio che vi viene stoccato proviene dalla Russia.