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ITALIA

Catania

Nave Gregoretti, Lamorgese e Di Maio depongono come testi

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Terza udienza preliminare, a Catania, del caso della nave Gregoretti e dei 131 migranti a bordo, dei quali fu ritardato lo sbarco nell'estate del 2019. La prossima udienza per la richiesta di rinvio a giudizio dell'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sarà il 5 marzo.

Oggi hanno deposto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, e, sempre come testimone, l'allora vice premier e attuale ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Lamorgese ha ribadito che nel governo Conte II si era proseguito sulla linea della redistribuzione dei profughi, forte anche dei nuovi accordi europei siglati a Malta a settembre 2019, e che anche il governo Draghi intende proseguire sulla linea del ricollocamento obbligatorio in Europa. Di Maio ha spiegato che dopo i rifiuti di Salvini alla richiesta di autorizzazione allo sbarco, lui e Giuseppe Conte si confrontavano sul da farsi insieme all’ex ministro dell’Interno per trovare una soluzione a livello comunitario

La lunga deposizione di Lamorgese: così procedura sbarchi con mia gestione
Una testimonianza "lunga, approfondita e documentata" - a quanto si apprende - è stata fornita dalla ministra dell'Interno su tutti i passaggi che hanno determinato le decisioni prese in occasione degli sbarchi di migranti. La titolare del Viminale ha risposto a tutte le domande rivolte dai magistrati, dagli avvocati di parte civile e dalla legale di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno. Lamorgese ha parlato soltanto - carte alla mano - di quanto avvenuto sotto la sua gestione, nel Governo Conte II. In questo periodo, il tempo medio di permanenza in mare dei migranti soccorsi da navi umanitarie - secondo la testimonianza resa - è stato di due giorni e mezzo dal momento della richiesta del Pos (il porto sicuro) in acque sar italiane all'effettivo sbarco. Per i primi tre casi successivi al suo insediamento il 5 settembre 2019 (riguardanti le navi Ocean Viking, Alan Kurdi e Aita Mari) la procedura seguita è stata quella del Governo precedente, con l'autorizzazione allo sbarco seguita all'ottenimento della disponibilità di accoglienza da parte dei Paesi Ue e la media non è stata rispettata. Ma in seguito, dal novembre del 2019, c'è stato un riallineamento dei tempi tra la ricerca della solidarietà europea e la concessione del Pos. La ministra ha riferito che comunque ogni evento fa storia a sé e ha le sue peculiarità. Ha spiegato le complicazioni determinate dalla pandemia da Covid, con la difficoltà di trovare un porto adatto e organizzare l'accoglienza a terra. E ha inoltre rivendicato l'efficacia delle navi-quarantena nella gestione degli arrivi durante l'emergenza Coronavirus.

Salvini: in aula ricostruzione coerente e corretta
"Oggi ho sentito una ricostruzione coerente e corretta dei fatti. Quello che facevamo lo facevamo insieme, lo decidevamo insieme e festeggiavamo insieme. Non ho mai chiamato altri a correi. Non ho mai alzato il dito contro Conte, Di Maio, Lamorgese dicendo che sono colpevoli. Semplicemente riteniamo non ci sia un reato o una colpa. Abbiamo sentito vecchi e attuali ministri di governi con e senza Salvini attuavano gli stessi criteri" ha detto Salvini, a margine dell'udienza.

Udienza il 5 marzo con l'ambasciatore Massari
Sarà sentito, come testimone, l'ambasciatore italiano all'Ue, Maurizio Massari. Lo ha deciso il Gup di Catania, Nunzio Sarpietro, che lo stesso giorno scioglierà la riserva sulla richiesta delle parti civili di convocare l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara come persona informata sui fatti.

Legali soddisfatti
"Siamo soddisfatti per come è andata l'udienza, si vuole andare fino in fondo al procedimento". Lo ha detto Corrado Giuliano, legale di AccoglieRete, che con altri due legali di parte civile per Legambiente e Arci, prima di entrare in aula avevano definito
"eccessive alcune esternazioni del Gup" durante la precedente udienza a Roma. L'avvocato Giulia Bongiorno, che difende Matteo Salvini, ha detto che "intende assolutamente partecipare a questo dibattito" e di "astenersi da qualsiasi commento".

"La Gregoretti era inserita nell'elenco delle navi Sar" e quindi "era ritenuta adeguata ad accogliere i migranti soccorsi anche per diversi giorni" perché tra quelle "destinate a recuperarli". Lo ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini, a Catania, al termine dell'udienza preliminare davanti al gup Nunzio Sarpietro. L'avvocato Bongiorno ha anche aggiunto che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ha fornito una "testimonianza decisiva" sottolineando come anche nel governo "Conte 2 c'era un'assoluta continuità di linea e di azione: il ministro, in maniera precisa e con carte alla mano ha dato atto che spesso venivano date indicazioni per ottenere prima la redistribuzione e poi lo sbarco". Sulla deposizione dell'allora vicepremier Luigi Di Maio, l'avvocato Bongiorno ha riferito che c'erano "sistematiche riunioni dopo il no allo sbarco per decidere" cosa fare sulla redistribuzione. "Era una linea di governo che risultava dagli atti - ha sottolineato - e che risulta adesso anche dalle deposizioni".