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ITALIA

Ad accogliere il ministro Gentiloni

Greta e Vanessa atterrate a Ciampino prima dell'alba. Gentiloni: "Sul riscatto notizie infondate"

Tre ore di volo dalla Turchia e l'arrivo alle 4.20 del mattino all'aeroporto di Ciampino. Nei primi istanti le due giovani cooperanti erano molto provate: silenziose, con il cappuccio sulla testa, non hanno parlato con nessuno. Grande contentezza nei loro paesi di origine, Brembate e Gavirate, in Lombardia. 

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foto da @Farnesinapress

Provate e silenziose, con il volto coperto dal cappuccio e completamente vestite nero. Così, alle 4.20 di questa mattina, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo - le giovani cooperanti rapite nel nord della Siria lo scorso luglio – sono scese dall’aereo militare che le ha riportare in Italia, a Ciampino, dopo un volo di tre ore dalla Turchia.

Ascoltate in caserma dai pm
In mattinata, le ragazze sono state sentite dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dai sostituti Sergio Colaiocco e Francesco Scavo. Gli inquirenti procedono per sequestro di persona con finalità di terrorismo.Al termine delle audizioni i verbali, come da prassi, sono stati secretati. La procura di Roma è titolare a indagare su tutti gli episodi criminali ai danni di italiani che si trovano in zone di guerra.



Tra le braccia delle famiglie
E' lontano dalle telecamere che - finalmente e comprensibilmente - Greta e Vanessa hanno abbracciato i genitori. Chiuse in una saletta di Ciampino - senza giornalisti, fotografi e cameran ad immortalarli - hanno incontrato le famiglie - per Vanessa i genitori e il fratello, per Greta anche il fratello e la fidanzata - e un paio di amiche anche loro cooperanti conosciute fin dalle scuole medie. Sembra che le famiglie siano arrivate in lieve ritardo perchè i Marzullo, durante il tragitto verso Ciampino, hanno bucato una gomma. Da lontano le comunità dei loro paesi di origine si stringono intorno alle famiglie e festeggiano, il Comune di Brembate anche con un cartello luminoso in strada, poi postato su Facebook.



Il nodo del riscatto
Continuano intanto a rincorrersi conferme e smentite, anche tra gli stessi jihadisti, sul pagamento di un riscatto per la liberazione di Vanessa e Greta. Un account Twitter riconducibile ai miliziani siriani del Fronte al-Nusra smentisce oggi che il gruppo, legato ad al-Qaeda, abbia ricevuto denaro dall'Italia.  "Il motivo del loro arresto è che molti agenti dei servizi segreti occidentali entrano (in Siria, ndr) come operatori umanitari. Le due ragazze sono state prese e sono state interrogate. E poi sono state rilasciate", ha twittato Abu Khattab al-Shami, che si definisce un jihadista nella file di "al-Nusra di al-Qaeda del Jihad nella terra di al-Sham".

Il governo italiano, come sempre, nega di avere pagato un riscatto per la liberazione delle due giovani. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, invece, ieri ha parlato polemicamente di un versamento di 12 milioni di dollari. Sull’argomento ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà oggi alle 13 alla Camera.  
      
Il rapimento
Le due giovani erano state rapite il 31 luglio del 2014 nel nord della Siria, fra Aleppo e Idlib. In seguito, erano state cedute dai rapitori al fronte Al Nusra, il ramo siriano di al Qaeda. Il 31 dicembre era stato diffuso un video in cui le due ragazze, vestite con un chador nero, chiedevano aiuto dal governo italiano e dicevano di rischiare di essere uccise.
 
Greta Ramelli, aspirante infermiera, cooperante in India e Zambia
Greta Ramelli, 20 anni, di Gavirate, in provincia di Varese, è una studentessa di scienze infermieristiche e volontaria della Organizzazione Internazionale di Soccorso.  Prima della Siria aveva già svolto esperienze di cooperazione in Zambia e in India, a Calcutta.

Vanessa Marzullo: mediatrice linguistica e fondatrice di Horryaty
21 anni, di Brembate, in provincia di Bergamo, Vanessa Marzullo, è una studentessa di Mediazione Linguistica. E' stata lei ad organizzare il progetto Horryaty, che riuniva varie associazioni di volontariato per portare medicine in Siria e tenere corsi di formazione di primo soccorso.