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POLITICA

Caos in Campidoglio

Grillo incontra il direttorio, ma non Virginia Raggi. Con lei una telefonata. Marra ricollocato

Summit tra Grillo e i vertici del Movimento 5 Stelle. Ma non c'è Virginia Raggi, rimasta in Campidoglio. Tra i due solo una telefonata. Muraro indagata, Di Maio sapeva. "La mail? L'ho letta male". In corso a Nettuno il comizio di Grillo e del Direttorio. La sindaca: "Su Muraro decidono i pm, non i giornali. Basta polemiche. Diamo fastidio a qualcuno, ma nessuno ci fermerà"

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Blitz di Beppe Grillo nella Capitale per mettere ordine nel caos che ha investito l'amministrazione Raggi. Vertice tra il fondatore del Movimento 5 stelle e i componenti del Direttorio nazionale in una località tra Roma e Nettuno, dove stasera Grillo e Direttorio terranno un comizio. Ma alla riunione dedicata ai casi Paola Muraro, Raffaele De Dominicis, Raffaele Marra e Salvatore Romeo - di cui il Direttorio avrebbe chiesto le dimissioni -  il sindaco di Roma, Virginia Raggi, non c'è. Tra lei e Grillo solo una telefonata: non si incontreranno.

Grillo telefona a Raggi: restare uniti
Fonti del Campidoglio fanno sapere che nel primo pomeriggio c'è stata una telefonata, di una decina di minuti, tra il fondatore del Movimento e Virginia Raggi. Grillo si sarebbe fatto spiegare la situazione e le intenzioni del sindaco. L'argomento principale sarebbe stato il caso Muraro, con la Raggi che avrebbe ribadito la sua posizione: aspettare di leggere le carte prima di prendere ogni decisione. La telefonata si sarebbe conclusa con Grillo che ha ribadito la necessità del Movimento di restare uniti. 

Marra sarà ricollocato
"L`attuale vice capo di gabinetto Raffaele Marra sarà ricollocato in altra posizione". E' il post scriptum aggiunto sul Blog di Beppe Grillo al video in cui Virginia Raggi difende il proprio operato e rinnova la fiducia a Paola Muraro.

Raggi: su Muraro decidono i pm, basta polemiche
Dopo la telefonata tra Grillo la sindaca, infatti, non sarebbe più in discussione la nomina del neo assessore al Bilancio, Raffaele De Dominicis: il nodo cruciale riguarderebbe la poltrona dell'assessore all'Ambiente Paola Muraro. Che Raggi continua a difendere: "Lo dico chiaro a tutti: saranno i pm a decidere se c'è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l'assessore deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche", scrive la prima cittadina su Facebook.

La sindaca: "Diamo fastidio a qualcuno ma nessuno ci fermerà"
"Ho deciso di prendere dei provvedimenti per la riorganizzazione della macchina amministrativa - scrive ancora - ma ora Roma ha bisogno di altri e più urgenti interventi. Io e la mia Giunta siamo stati chiamati a lavorare per questo. Diamo fastidio a qualcuno ma nessuno ci fermerà". E ancora: 
"Non è passato giorno senza che ci sia un attacco, un'accusa. Io ho le spalle larghe e non ho paura. Voglio migliorare Roma". "Sono stati giorni e notti di lavoro senza sosta mi sto dedicando anima e corpo alla città. Siamo dei cittadini chiamati a ricostruire dopo 30 anni di cancrena di un sistema politico corrotto".

Di Maio: la mail sulla Muraro indagata? "Ho letto male"
E dopo molte ore di silenzio, in tv e sui social, è il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, a rompere gli indugi. Finito nell'occhio del ciclone delle polemiche per aver taciuto di sapere che l'assessore all'ambiente Paola Muraro era indagata. C'è una mail della senatrice e componente del direttorio romano Paola Taverna a testimoniarlo, pubblicata oggi dal Messaggero. E' il 5 agosto. Il giorno prima i quotidiani hanno parlato del caos rifiuti, delle dimissioni del vertice dell'Ama e delle consulenze incassate dalla Muraro. "Caro Luigi a scopo informativo ti scrivo questa mail a nome e per conto di tutto lo staff romano, certa - scrive la Taverna - che tu riferirai opportunamente agli altri colleghi del direttorio nazionale". "Si parla- continua- di una imminente notifica di un avviso di garanzia all'assessore per un'ipotesi di reato consistente in violazioni procedurali di verifica e controllo prescritte dal Testo unico dell'ambiente". Qui si entra nel vivo: "L'assessore- scrive Taverna a Di Maio- in ogni caso è già indagata secondo quanto risulta dalla visura ex articolo 335. Allo stato attuale- conclude in modo realistico- non possiamo escludere ulteriori evoluzioni dell'indagine che portano a contestazioni di maggiore gravità".

Di Maio ai militanti: "La verità e l'umiltà ci renderà più forti di prima"
"Non ci fermano", dice e poi attacca: "Ci sono tante persone che, in questa accozzaglia di inciuci, gossip e scorrettezze non ci stanno capendo più nulla e vogliono risposte. Il sistema dei partiti e dell'informazione legata a essi ha montato un caso incredibile che tocca a noi smontare in un minuto. E oggi lo sta montando anche su di me".

Muraro sarà sentita dai pm la prossima settimana
Potrebbe essere fissato per la settimana prossima l'interrogatorio in Procura per l'assessore all'Ambiente del comune di Roma, Paola Muraro, indagata nell'ambito di una inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti. Negli uffici di piazzale Clodio si e' ancora in attesa della trasmissione degli atti depositati in commissione Ecomafie nel corso dell'audizione dell'assessora avvenuta il 5 settembre scorso.

"Il M5s non ha superato il crash test"
E "si e' andato a schiantare. Di Maio quando sono stato indagato pochi mesi fa per aver trasferito il prefetto di Enna ad Isernia ha detto che mi dovevo dimettere in 5 minuti. Lui non si e' dimesso, e' scappato dalla tv", ma "c'e' bisogno di coraggio, non di conigli", accusa il ministro dell'Interno Angelino Alfano. E dal Pd partono altre bordate, mentre il dem Alessandro Bratti, presidente della commissione Ecomafie precisa che lo streaming dell'audizione della Raggi e della Muraro è stato chiesto dallo stesso Movimento 5 Stelle. Da Di Maio e Raggi bugie e disprezzo per i cittadini romani, scrive invece Ernesto Carbone. "Un movimento dove tutti mentono, pieno di correnti e lotte intestine", rincara la dose il senatore Stefano Esposito. Per Fi "M5S sono dilettanti allo sbaraglio", quindi "prima la Raggi se ne va, meglio e'", dice Renato Brunetta. A Palazzo Madama, nel frattempo, c'e' stata una riunione dei senatori, ed e' emersa 'una grande amarezza' per il caso Roma, ma il nuovo capogruppo, Gaetti, minimizza: se ne e' discusso in modo marginale.