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POLITICA

Condanna a 4 mesi per il leader M5S per aver violato i sigilli di una baita

Grillo scomunica Pizzarotti via Twitter

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti aveva convocato un incontro con i candidati sindaci in vista delle elezioni amministrative. Appuntamento non concordato, stigmatizza Grillo. Solo una settimana fa, Pizzarotti aveva espresso "perplessità" sull'espulsione dei parlamentari pentastellati "dissidenti". La replica: "Se fare rete non va bene, fate voi". Intanto Beppe Grillo è stato condannato a 4 mesi per aver forzato i sigilli della baita degli attivisti No Tav in Val di Susa

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Il leader del movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, "scomunica" l'iniziativa del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che sulla sua pagina facebook aveva annunciato per "il prossimo 15 marzo" un incontro con "gli attivisti che si preparano alla campagna elettorale per le elezioni amministrative".
Iniziativa non gradita a Beppe Grillo e al suo staff. La scorsa settimana Pizzarotti aveva commentato così le espulsioni dei senatori  "dissidenti": "Lasciano l'amaro in bocca". E, alla scomunica via Twitter, il sindaco di Parma replica così: "Se fare rete non va bene, fate voi. L'incontro dei sindaci è stato organizzato come quello dello scorso anno".

La condanna a 4 mesi per la protesta No Tav
Condanna a 4 mesi per Beppe Grillo per violazione dei sigilli alla Baita Clarea. È la condanna decisa del giudice monocratico Elena Rocci di Torino. La stessa condanna è stata inflitta ad Alberto Perino, leader del Movimento No Tav. La vicenda riguarda la violazione nel 2010 dei sigilli della baita di Chiomonte, un presidio realizzato dai No Tav  in un area destinata a diventare zona di cantiere per la Torino-Lione, posta sotto sequestro per abuso edilizio. Complessivamente sono undici le condanne inflitte dal tribunale di Torino, la più elevata a nove mesi nei confronti di Giorgio Rossetto. Dieci invece le assoluzioni. La procura di Torino aveva chiesto per Grillo e Perino condanne a nove mesi e pene fino a un anno e mezzo per gli altri imputati. 
Beppe Grillo commenta così la sentenza su Twitter: "Non mi arrendo".