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ITALIA

Gruppi No-Vax su Telegram: perquisizioni in tutta Italia

Il gruppo scoperto dalla digos di Firenze conta quasi 20.000 persone

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La Polizia di Stato ha eseguito 29 perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax - No Greeen Pass molto attivi su canali Telegram, nei cui confronti vengono ipotizzati reati che vanno dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all'istigazione, all'interruzione di pubblico servizio e all'associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti.



Vice Direttore Polizia Postale Ivano Gabrielli
 
Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Liguria, con il coordinamento del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni ed in collaborazione con altri Compartimenti regionali e con le DIGOS delle Questure territorialmente competenti, su input della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha eseguito 24 perquisizioni disposte dalla DDA della Procura della Repubblica di Genova. L'indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e a un medico infettivologo.



Sempre dalle prime ore di questa mattina, la Digos della Questura di Firenze, coordinata dalla Procura della Repubblica e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha eseguito altre 5 perquisizioni a Firenze, Pisa, Brescia, Como e Viterbo, nei confronti, si spiega, di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento "V_V" (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani), ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti ed altri reati.

In particolare le indagini hanno permesso di individuare un gruppo, formato da quasi 20.000 persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat.



Fra questi, spiega la polizia, sono emerse responsabilità a carico dei perquisiti,  a vario titolo gestori o intestatari di pagine o gruppi, i quali avevano creato un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l'attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da portarsi avanti sul territorio nazionale (associazione a delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti).

Gli appartenenti all'associazione erano indotti a compiere azioni di vandalismo ai danni di centri vaccinali, ad intralciare e sabotare la campagna di vaccinazione e a pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti.
Specifici programmi di reclutamento erano stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell’ordine.



​Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali a portare avanti, con forme e metodologie diverse, azioni contro strutture o protagonisti dell'attuazione del piano vaccinale e, più in generale, del contenimento della pandemia.Venivano fornite anche indicazioni su come eludere eventuali indagini: “muoversi sempre nei punti ciechi… l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro… Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto “isola”, “Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina”.


In chat quiz per diventare "guerriero"
Prevedeva anche dei quiz di conoscenza delle tesi no vax il sistema di reclutamento ideato dagli organizzatori del movimento "V_V" perquisiti oggi dalla digos di Firenze. Il superamento dei test consentiva di accedere a livelli superiori fini al raggiungimento di quello di "guerriero" che permetteva di mettere a segno operazioni sul campo.

Tra i "guerrieri", anche l'uomo originario di Pisa, incensurato e disoccupato, accusato di aver vergato le scritte no vax all'hub di Firenze.

"Accettare l'idea - scrive uno degli indagati in una delle chat no vax - che sia necessario lottare contro questo nemico e che sia necessario farlo in prima persona perché nessuno verrà a salvarci. Significa vivere quotidianamente l'importanza della lotta e della nostra partecipazione ad essa perché, compatibilmente con la nostra vita quotidiana, il guerriero sa che ciò che non fa lui non lo farà nessun altro".

Fuggi fuggi dalle chat degli indagati
La notizia delle perquisizioni da parte della digos di Firenze avrebbe scatenato, secondo quanto si apprende dall'Ansa, un vero e proprio fuggi fuggi dalle chat gestite dagli indagati, nelle quali avrebbero iniziato a rimbalzare messaggi e appelli ad abbandonare e a cancellarsi dai social.