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ECONOMIA

30 miliardi la cifra probabile del provvedimento

Manovra, Gualtieri: non ci saranno misure restrittive ma una piccola espansione

Bisogna utilizzare tutti gli spazi di flessibilità del patto di stabilità e crescita, afferma il ministro dell'Economia e Finanze. Sul rapporto deficit/pil "meglio percorrere una saggia via di mezzo": nessun taglio a istruzione e sanità, conferma per Quota 100. In serata vertice a Palazzo Chigi

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Roberto Gualtieri (Getty images)
"Quando ho giurato sapevo che mi avevano chiamato per trovare 23 miliardi in 23 giorni, il compito è impegnativo, per trovare la quadra è necessario utilizzare al massimo gli spazi di flessibilità del patto di stabilità e crescita". Ma Roberto Gualtieri, ministro dell'Economia e Finanze, afferma che "non faremo una manovra restrittiva, nonostante la richiesta iniziale dell'europa, che diceva di ridurre dello 0,6% il deficit strutturale. faremo una piccola espansione", con l'obiettivo di "ridurre il debito pubblico" ma senza "una manovra restrittiva che avrebbe un effetto negativo sull'economia", nel suo intervento a Mezz'ora in più su RaiTre.  

"Trenta miliardi è una cifra ben definita", ha risposto sulle cifre della manovra. "Sì - ha detto Gualtieri - potrebbe essere una cifra credibile e ben definita se si sommano i 23 miliardi e le misure che vogliamo mettere in campo". Probabilmente ci sarà anche un decreto fiscale, ha aggiunto il ministro.

Rimodulazione selettiva
Per scongiurare l'aumento dell'Iva "stiamo lavorando a varie ipotesi", ha detto Gualtieri,  "ma la sede naturale per decidere quale strada seguire è la manovra e non la Nadef, la Nota di aggiornamento al Def, all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. "Leggo pezzi di indiscrezioni abbastanza fantasiose - aggiunge il ministro - per questo invito i lettori ad una certa prudenza. Ci sono varie ipotesi allo studio che in ogni caso produrrebbero una riduzione dell'Iva. Può essere fatta attraverso una rimodulazione selettiva oppure altri meccanismi. Ci stiamo lavorando".

Cosa significa rimodulazione selettiva? chiede la giornalista Lucia Annunziata: "Ad esempio, abbassando l'Iva su alcuni prodotti e alzandola per altri ma, ripeto, ci sono solo ipotesi allo studio", risponde Gualtieri aggiungendo che l'obiettivo del Governo "non è limitarsi a far quadrare i conti ma cogliere l'opportunità di fare un patto con gli italiani, compiere una trasformazione culturale" che porterebbe anche ad una riduzione della pressione fiscale.

Nessun taglio a sanità e istruzione
In merito ai contenuti del Def, Gualtieri non si sbilancia: "Il numero del rapporto deficit/pil? Meglio non dichiarare il 2.4% facendo alzare lo spread e fare poi il 2.04%; meglio collocarsi in mezzo dall'inizio, senza turbative" quindi percorrere "una saggia via di mezzo". E sul decreto legge fiscale, "è uno strumento che molto probabilmente ci sarà". Un deciso no invece a tagli  a sanità e istruzione: "Nei prossimi mesi svolgeremo uno studio approfondito per individuare margini ulteriori di riduzione della spesa pubblica, ma non ci saranno tagli a scuola, sanità, università. Non ce lo possiamo permettere perché sarebbe controproducente". 

Confermata Quota 100
Si andrà gradualmente al superamento del superticket:  "Il governo si dà un orizzonte triennale, non si fanno manovre spot singole. La rotta è chiara e c'è un impegno graduale al superamento del superticket", dice ancora il ministro. Gualtieri conferma anche gli impegni per Quota 100: "Non è serio cambiare il sistema previdenziale ogni anno" e quindi il governo giallo-rosso ha deciso di confermare la legge in manovra. "Questa è una misura che va ad esaurimento", ha sottolineato il ministro. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, verrà rafforzata la parte delle politiche attive sul lavoro.

Resta la mini Flat Tax
"Non siamo favorevoli alla Flat Tax. Vogliamo ridurre le tasse con progressività", dice il ministro dell'Economia. Ma la "mini Flat Tax" per le Partite Iva e' "una misura del precedente governo che ha varato per il prossimo anno l'innalzamento ulteriore della soglia a 100mila euro: non è un mistero che io non sia un fan di questa misura, la reputo non giusta. ma poiché non è serio cambiare le carte in tavola da un anno all'altro in modo troppo radicale", la misura fino a 65mila euro viene confermata. Ma io vorrei non far scattare la nuova ulteriore soglia".

Infine, per quanto riguarda il ruolo dell'Italia in Unione Europea, il ministro Gualtieri afferma che "l'Italia deve tornare ad essere protagonista dell'Europa" e il governo giallo-rosso è "un governo pro-europeo senza se e senza ma".  

In serata vertice di governo a Palazzo Chigi
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, riunisce in serata i partiti che sostengono la maggioranza in vista del varo della nota di aggiornamento al Def, che farà da cornice alla manovra. Per la prima volta al tavolo siede Italia Viva, con il capo delegazione Teresa Bellanova. Per l'M5S - ha constato l'Ansa - c'è il sottosegretario Riccardo Fraccaro, per il Pd Dario Franceschini. Leu è rappresentata dal ministro Roberto Speranza. In seguito è giunto anche Di Maio.

Tensione Pd-Di Maio
"Vedo che poco prima della riunione a Palazzo Chigi, Di Maio ha annunciato in modo ultimativo in tv una serie di posizioni sulla legge di Bilancio e su molto altro. Cose anche interessanti che credo impegnino il suo movimento, ma di certo non impegnano l'intera maggioranza", ha detto Franceschini.

"Lo Ius soli non è una priorità di questo governo, prima realizziamo il taglio dei parlamentari, il 7 ottobre, la riforma giustizia entro il 21 dicembre, la legge di bilancio, in cui non aumentano le tasse e ci sarà il salario minimo. Da gennaio dobbiamo fare la riforma della sanità e la legge sul conflitto di interesse", aveva detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervistato da Massimo Giletti su La7.

"Di Maio ha appena detto che lo Ius Culturae per lui non è una priorità. Non mi stupisce. Per me non lo è il taglio dei parlamentari. Ma dato che governiamo insieme sono certo che terrà conto del punto di vista del Pd. E che il Pd su questo non arretrerà". Così su twitter il deputato Pd Matteo Orfini.