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MONDO

Ancora nessuna novità sul rapimento

Haiti. Ingegnere rapito, Unità Farnesina segue vicenda in stretto raccordo con ambasciata e console

Dalle prime indiscrezioni sarebbe stato prelevato per fini estorsivi da una nota gang locale chiamata '400 Mawozo', già nel mirino delle forze dell'ordine. Musumeci e sindaco: "Speriamo che vicenda si risolva presto"

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Ancora nessuna notizia dell'ingegnere italiano di 74 anni, Giovanni Calì, impiegato presso una ditta di costruzioni italiana ad Haiti, rapito ieri dal cantiere dove si trovava per alcuni rilievi. Dalle prime indiscrezioni sarebbe stato prelevato per fini estorsivi da una nota gang locale chiamata '400 Mawozo', già nel mirino delle forze dell'ordine. 

L'Unità di Crisi del ministero è stata immediatamente attivata e sta seguendo il caso in raccordo con le altre competenti articolazioni dello Stato, con l'ambasciata italiana a Panama e con il console onorario sul posto. Al momento del rapimento, assieme al connazionale c'era anche un altro tecnico, di cui per ora si ignora la nazionalità, che potrebbe essere stato anch'egli sequestrato, sebbene al riguardo non ci siano conferme. Il rapimento, ha raccontato l'ambasciatore italiano a Panama Massimo Ambrosetti contattato telefonicamente dall'Ansa, è avvenuto quando i due stavano effettuando dei rilievi in un'area di intervento del progetto. L'uomo è responsabile della posa dell'asfalto sulla strada che collega i dipartimenti del Centro e del Nord di Haiti. "Haiti sta vivendo un'esplosione di rapimenti ed una condizione di insicurezza che condiziona tutta la popolazione", ha osservato l'ambasciatore Ambrosetti, per il quale la tipologia di questo sequestro è senz'altro la stessa di quella vista nei casi già avvenuti, ossia a scopo di estorsione.

'Vanni' Calì - ricorda lasicilia.it. -  è stato assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania. E' stato anche sub commissario per l'emergenza cenere lavica durante la violenta eruzione dell'Etna del 2002. Alla Provincia l'ingegnere Calì è stato dirigente della Pianificazione territoriale, Protezione civile e Trasporti per un decennio, fino al 2011. Prima di tornare in campo da 'professionista imprenditore', come ama definirsi, con una società di costruzioni specializzata in lavori all'estero. La famiglia, spiega il sito del quotidiano 'La Sicilia', è stata avvisata dalla Farnesina. Ed è chiusa in un comprensibile silenzio.

Musumeci: "Spero in una soluzione rapida, professionista di altissimo livello"
"Spero in una soluzione rapida e serena per tutti, soprattutto per lui, per la sua famiglia e per i suoi amici". Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci. "E' stato - ricorda - un grande assessore e un ottimo dirigente. Ha studiato a Catania e si è perfezionato al Politecnico di Torino, un professionista di altissimo livello, che si è formato lavorando nelle più grandi imprese di livello internazionale. Sono vicino alla sua famiglia - conclude il governatore - e spero con tutto il cuore che si arrivi a una soluzione serena per tutti e in tempi rapidi".

Sindaco: "Preoccupati da questa incresciosa vicenda"
Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, da questa mattina è in contatto coi familiari dell'ingegnere. Pogliese sta seguendo l'evolversi della situazione. "Conosco da parecchi anni Vanni Calì, il suo signorile tratto umano e la grande competenza professionale - ha detto -.Un episodio che lascia sgomenti per cui auspichiamo una rapida soluzione, affinchè il professionista, molto noto a Catania, possa presto riabbracciare i suoi familiari comprensibilmente
angosciati e rasserenare i tanti suoi amici, preoccupati da questa incresciosa vicenda".