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MONDO

La Conferenza stampa all'Eliseo, trenta minuti di introduzione poi le domande

Hollande sul tradimento non risponde: "Momento doloroso, gli affari privati devono rimanere privati"

Il presidente francese parla di fronte a 600 giornalisti ma praticamente non parla della presunta relazione con l'attrice Gayet. Poi promette: "Chiarirò tutto prima della visita a Washington". Denuncerà Closer cha pubblicato le foto con Julie? "No, ma la mia indignazione è totale". Valerie? "Si riposa, non ho altro da aggiungere"  

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di Laura SquillaciParigi
"E' un momento molto doloroso ma gli affari privati devono rimanere privati". Con queste parole il presidente francese François Hollande risponde alla domanda di uno dei 600 giornalisti presenti all'Eliseo che gli chiede: "Valérie è ancora la première dame?"

Da 5 giorni in Francia non si parla d'altro. La presunta relazione tra il presidente francese e l'attrice Julie Gayet, rivelata dal giornale Closer, tiene tutto il Paese con il fiato sospeso. Ma dell'argomento il capo dell'Eliseo non intende parlare pubblicamente. Il futuro del rapporto con l'attuale compagna Valérie Trierweiler, e quindi il suo status ufficiale, promette, sarà chiarito entro l'11 febbraio, data in cui è atteso per una visita ufficiale a Washington.

Valérie intanto è ancora ricoverata in ospedale, per lei "ulteriore riposo" dopo lo choc subìto una volta appresa la notizia della presunta love story. "Si riposa e non ho altri commenti" ha detto il presidente ai giornalisti che per tutta la conferenza stampa hanno tentato di affrontare la questione.   

Hollande però non promette battaglia. E a chi gli chiede se denuncerà il settimanale Closer che ha pubblicato le foto con Julie dice: "Come cittadino dovrei perseguire questa pubblicazione. Se mi freno è perché non ci sia una disparità, non ci siano due pesi e due misure. Ma la mia indignazione è totale".  E' stata "una violazione di una libertà fondamentale, che può riguardare ognuno di noi". 

Poi il capo dell'Eliseo sgombra il campo dalle polemiche sulla sua incolumità, vista la fuga di notizie: ''La mia sicurezza è garantita dappertutto'', negli spostamenti ''a Parigi, in Francia e nel mondo'', da un servizio ''estremamente efficace''. 

Puntuale, alle 16.30, Hollande per due ore e mezzo ha parlato soprattutto degli obiettivi economici della Francia, rilanciando il 'patto di responsabilità tra parti sociali, imprese e Stato attraverso la negoziazione. "La disoccupazione è diminuita ma non abbiamo vinto la battaglia. Cosa bisogna fare? Cambiare il passo. Andare più lontano, più veloce. Nel 2014 la ripresa deve essere più vigorosa. Non possiamo fare a meno del rilancio delle nostre imprese". 

Il principio alla base dell'agenda economica del presidente francese è il seguente: alleggerire le tasse per le aziende per creare nuovi posti di lavoro. Il problema della Francia è la produzione, spiega Hollande: bisogna produrre di più e meglio. "Nel 2012 la crescita del Paese è stata la più bassa di sempre. Dobbiamo fissarci un obiettivo, un orizzonte: termine ultimo per invertire la tendenza il 2017. Come? Modernizzando il regime fiscale e semplificando".