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TECH

Sfida agli Usa

Huawei abbandona Android: dal 2021 anche gli smartphone su HarmonyOs

L'annuncio durante la conferenza sviluppatori. Intanto, il mercato degli smartphone si 'salva' nel 2020 grazie alle vendite di modelli con tecnologia 5G, il 60% dei quali in Cina

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Il sistema operativo open source di Huawei, che rimpiazzerà Android di Google, potrebbe essere disponibile sugli smartphone all'inizio del 2021, ha affermato Yu Chengdong, Ceo della divisione prodotti di consumo del colosso cinese durante la conferenza degli sviluppatori.

Ecosistema open source
Il sistema operativo che sarà al centro dell'ecosistema si chiama HarmonyOs, il codice sorgente sarà reso disponibile a partire da dicembre agli sviluppatori. L'annuncio ufficiale, dopo indiscrezioni che circolavano da mesi, è una contromossa al bando sui prodotti Huawei  voluto dal presidente americano Donald Trump.  In conseguenza, gli Stati Uniti hanno spinto gli alleati a evitare i prodotti realizzati di Shenzhen, che si candida come leader del mercato globale per le reti di telefonia mobile di quinta generazione 5G.

Il sistema operativo HarmonyOs di Huawei veniva utilizzato solo con alcuni prodotti, smart tv e dispositivi indossabili, ma non sugli smartphone dell'azienda. Portarlo sui dispositivi mobili indica che il colosso cinese intende intensificare i piani per creare un proprio ecosistema, sganciandosi dai 'competitor' che al momento hanno quasi la totalità del mercato con i sistemi operativi con Android, di Google, e iOS, di Apple.

Effetto Trump
"Presenteremo il lavoro degli sviluppatori cinesi ai consumatori globali, sperando di vedere più tiktok in futuro", ha sottolineato Yu Chengdong, in riferimento alla popolare app cinese finita nel mirino di Trump. 

"Il passo avanti di Huawei nello sviluppo del suo ecosistema è il risultato del forte sostegno da parte di sviluppatori e partner globali. Huawei aprirà completamente ai developers le sue tecnologie chiave, software e hardware, collaborando con loro per promuovere un’ulteriore miglioramento dell’ecosistema Huawei all-scenario", ha aggiunto Richard Yu, Executive Director e Ceo della divisione Consumer Business del gruppo. “Le stelle brillano anche nelle notti più buie. E gli sviluppatori sono le nostre stelle. Tutti insieme formano una galassia stupenda che ci illuminerà la strada."

Huawei è il secondo produttore di smartphone al mondo dopo Samsung, ma la società di analisi Canalys ha affermato di recente che ha superato l'azienda sudcoreana nel secondo trimestre del 2020, quello su cui si sono visti gli effetti del coronavirus sul mercato degli smartphone.

Smartphone salvati dalla Cina
Il mercato globale degli smartphone è in crisi e chiuderà il 2020 con consegne in calo del 10,7%. Ma sarà il 5G a riequilibrare la situazione: le consegne avranno un incremento e chiuderanno l'anno con 278 milioni di dispositivi.

C'è da ringraziare la Cina: oltre sei smartphone 5G su dieci (62%) saranno commercializzati nel Paese, poi arrivano i mercati Usa e Europa. Le previsioni dei ricercatori di Canalys (società di analisi di mercato) prevedono nel 2021 che le consegne complessive di smartphone torneranno a crescere, con un +9,9% a oltre 1,3 miliardi di unità.

A incidere sulle aspettative di vendite è l'arrivo sul mercato di dispositivi 5G economici (in Cina c'è già il primo smartphone 5G sotto i 150 dollari), una tendenza che si ripercuoterà  in altri Paesi, anche dove l'infrastruttura non è completamente pronta. Tuttavia, secondo gli analisti, in molti mercati apple-centrici come il Regno Unito c'è un'ampia base di consumatori che aspetta un iPhone 5G. Altro problema per gli operatori mobili in Europa è l'incertezza intorno a Huawei a seguito delle sanzioni Usa e altri marchi cinesi come Xiaomi, Oppo e Tlc sarebbero pronti a prenderne il posto.