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ITALIA

Altri 27,4 milioni per la viabilità

Viadotto Sicilia, 30 milioni per l'emergenza. Da oggi operative le dimissioni del presidente Anas

Il consiglio dei ministri ha approvato la delibera per riconsocere lo stato di emergenza dei trasporti in Sicilia. Per Pd e Ncd si tratta di un "importante obiettivo". "Risorse insufficienti" per Sel

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Il riconoscimento dello stato di emergenza dei trasporti in Sicilia e 30 milioni di euro per affrontare l'emergenza del viadotto Himera, dopo il crollo avvenuto lo scorso aprile al chilometro 61 dell'autostrada Palermo-Catania, tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli in direzione del capoluogo etneo.

Ad annunciare l'approvazione della delibera è stato il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri. E dopo il via libera del Cdm, anche il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio ha commentato che sono "pronte le risorse per l'emergenza del viadotto A19. Il governo ha mantenuto la parola". È stato poi il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, a spiegare che 30 milioni saranno destinati all'emergenza viadotto, per "ricucire" l'autostrada Palermo-Catania con una bretella di collegamento provvisoria, mentre oltre 27,4 milioni serviranno per migliorare la viabilità in Sicilia.  "Il governo nazionale - ha commentato Faraone - fornisce risposte rapide per risolvere i disagio dei siciliani, ostaggi di un'isola tagliata a metà. Adesso - ha esortato - ognuno faccia la sua parte per migliorare la disastrosa condizione delle strade siciliane".

L'Anas, da parte sua, avrebbe già delineato una strategia: tre mesi, il tempo necessario per realizzare la strada alternativa che collega gli svincoli di Scillato e Tremonzelli, il tratto interrotto a causa del cedimento del pilone sul viadotto Himera. Mentre dovrebbero iniziare anche i lavori per l'abbattimento del viadotto stesso. 

Le reazioni
"Adesso non ci sono piu' scuse - è il commento del deputato nazionale del Nuovo centro destra, Alessandro Pagano - si proceda rapidamente per superare tutti gli ostacoli burocratici e avviare, innanzitutto, il cantiere per la costruzione della bretella alternativa". "I ministri Alfano e Delrio - ha aggiunto - hanno mantenuto l'impegno, nonostante i ritardi della Regione siciliana di Crocetta. Ora e' necessario che questi tempi siano rispettati".  Per il segretario regionale del Partito democratico sicialiano, Fausto Raciti,  "è stato raggiunto un primo importante obiettivo, al quale il Pd siciliano ha lavorato fin dal primo giorno''. "L'obiettivo da oggi è più vicino - gli ha fatto eco il presidente del gruppo Pd all'Assemblea Regionale Siciliana, Baldo Gucciardi - adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare affinche' i collegamenti ritornino nel piu' breve tempo possibile alla normalità". 

Negativo, invece, il parere espresso dal deputato siciliano di Sinistra Ecologia e Libertà, Erasmo Palazzotto, che definisce "assolutamente insufficienti le risorse stanziate per la viabilità e la messa in sicurezze delle strade dell'isola". Si tratta di "una cifra irrisoria - ha precisato - davanti alla condizione disastrosa in cui versano le strade siciliane che avrebbero bisogno di almeno 600 milioni per interventi di normale manutenzione". "Questo Governo - ha concluso - si e' specializzato in annunci e nella propaganda di grandi successi che in realta' sono, nel migliore dei casi, pezze messe alla buona. Ed ha pure la faccia tosta di vantarsene". 

Le dimissioni del presidente dell'Anas
L'annuncio dello stanziamento dei fondi arriva proprio nel giorno in cui diventano operative le dimissioni del presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, al termine dell'Assemblea di Bilancio della società. Mentre è stata rinviata a domani la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Anas e quindi anche del successore di Ciucci. 

Il numero uno dell'Ente nazionale per le strade aveva annunciato la sua intenzione di rassegnare le dimissioni, il 13 aprile scorso, in un incontro con Graziano Delrio, poco dopo essere finito al centro di numerose polemiche legate al crollo del pilone del viadotto Himera. Ma non solo: a inizio anno l'Anas era finita anche in un'altra bufera dopo la chiusura di uno svincolo appena inaugurato, a Capodanno, quando fu chiuso preventivamente il viadotto "Scorciavacche" sulla Statale 121 Palermo-Agrigento. Ultime in ordine di tempo le denunce di Report sulle gallerie in costruzione sulla statale Foligno-Civitanova tra l'Umbria e le Marche.

Il 13 aprile, comunque, il presidente dell'Anas aveva spiegato di volersi dimettere "in segno di rispetto per il nuovo ministro al fine di favorire le più opportune decisioni in materia di governance di Anas". Precisando che lo avrebbe fatto a metà maggio a partire dall'Assemblea di Bilancio della società.