ITALIA
Non è stata richiesta la perizia psichiatrica
Strage di Secondigliano, gip convalida l'arresto di Murolo: "È socialmente pericoloso"
Il giudice, Maria Vittoria Foschini, ha anche emesso una misura cautelare per duplice omicidio, strage, porto e detenzione anche abusiva di armi e spari in luogo pubblico. Il legale di Murolo: "È addolorato e pentito"

Resta in carcere Giulio Murolo, l'uomo che il 15 maggio scorso, nel quartiere Secondigliano a Napoli, sparando con un fucile da caccia e con una pistola ha ucciso quattro persone in preda ad un raptus di follia e ne ha ferite 6. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari, Maria Vittoria Foschini, al termine dell'interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina nel carcere di Poggioreale a Napoli. Presenti l'avvocato difensore, Carlo Bianco, e il pubblico ministero, Roberta Simeone.
Il gip ha convalidato l'arresto in flagranza di reato per Murolo e ha emesso una misura cautelare a suo carico per duplice omicidio, strage, porto e detenzione anche abusiva di armi e spari in luogo pubblico, sottolineando la sua "pericolosita' sociale". ''È apparso lucido e ben orientato nel tempo e nello spazio'' secondo quanto riferito da fonti degli inquirenti, si legge nelle motivazioni del provvedimento. L'uomo, assistito dall'avvocato Carlo Bianco, interrogato dal gip si è avvalso della facoltà di non rispondere, come aveva già fatto sabato scorso di fronte al pm.
"Si è avvalso della facoltà di non rispondere perché è ancora sotto shock - ha spiegato il legale - Non ricorda assolutamente nulla e nulla ha aggiunto ai particolari del fatto contestato, né alla vicenda che ha anticipato la tragedia. E' solo una persona che piange e che chiede perdono". "È rammaricato, addolorato e pentito - ha aggiunto - Chiede perdono ai familiari e ai parenti delle altre vittime''.
Non è stata richiesta la perizia psichiatrica
Il legale dell'omicida, che aveva annunciato ai cronisti la volontà di richiedere per il suo assistito la perizia psichiatrica, ha precisato che non è stata depositata oggi nel corso dell'interrogatorio. "La perizia psichiatrica non è stata chiesta oggi perché non era la sede opportuna per farlo. Sarà cura del difensore richiederla nei passaggi successivi". "Ma continuo a sostenere la necessità" di sottoporre l'uomo a "una perizia psichiatrica, per questo suo non ricordare le fasi della vicenda".
La sparatoria
L'episodio risale al pomeriggio di venerdì 15 maggio, quando Murolo, un infermiere incensurato, dopo una lite per dei panni stesi ad asciugare aveva imbracciato un fucile a pompa che teneva in casa e aveva ucciso la cognata e il fratello. Poi, si era affacciato al balcone e aveva preso di mira i passanti provocando sei feriti e altre due vittime, un ufficiale della polizia municipale (Francesco Bruner, sessant'anni) e un cuoco (Luigi Cantone, 59 anni) che era alla guida del suo scooter. Dopo la strage, durata circa un'ora, l'uomo si era arreso e aveva deciso di lasciarsi catturare senza opporre resistenza.
Durante la perquisizione, i poliziotti avevano trovato, oltre alle armi detenute legalmente dall'infermiere, anche un fucile mitragliatore Kalashnikov - con matricola abrasa - due machete e diverse munizioni. Il fucile mitragliatore e i machete erano nella camera da letto. Per questo, Murolo dovrà rispondere anche di detenzione illegale di arma e ricettazione, oltre che di strage.
Di fronte a un pomeriggio di sangue che aveva sconvolto l'intera città, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, aveva proclamato il lutto cittadino annullando tutte le manifestazioni in programma per quel giorno con il premier Matteo Renzi. Domani alle 10:30, nella parrocchia di corso Secondigliano, si celebreranno i funerali di una delle quattro vittime della strage, il capitano della polizia municipale di Napoli Francesco Bruner che aveva tentato di fermare la follia omicida. Lo ha annunciato oggi De Magistris, a margine delle celebrazioni per la Grande Guerra. "Il Comune di Napoli - ha aggiunto - con la sua polizia municipale, ha pagato un prezzo altissimo con un morto e un ferito grave, ma è tutta la città che è stata colpita". Per questo, De Magistris ha ribadito la volontà di chiedere allo Stato il riconoscimento della medaglia d'oro al valore civile per chi ha perso la vita a causa di Giulio Murolo.
Il gip ha convalidato l'arresto in flagranza di reato per Murolo e ha emesso una misura cautelare a suo carico per duplice omicidio, strage, porto e detenzione anche abusiva di armi e spari in luogo pubblico, sottolineando la sua "pericolosita' sociale". ''È apparso lucido e ben orientato nel tempo e nello spazio'' secondo quanto riferito da fonti degli inquirenti, si legge nelle motivazioni del provvedimento. L'uomo, assistito dall'avvocato Carlo Bianco, interrogato dal gip si è avvalso della facoltà di non rispondere, come aveva già fatto sabato scorso di fronte al pm.
"Si è avvalso della facoltà di non rispondere perché è ancora sotto shock - ha spiegato il legale - Non ricorda assolutamente nulla e nulla ha aggiunto ai particolari del fatto contestato, né alla vicenda che ha anticipato la tragedia. E' solo una persona che piange e che chiede perdono". "È rammaricato, addolorato e pentito - ha aggiunto - Chiede perdono ai familiari e ai parenti delle altre vittime''.
Non è stata richiesta la perizia psichiatrica
Il legale dell'omicida, che aveva annunciato ai cronisti la volontà di richiedere per il suo assistito la perizia psichiatrica, ha precisato che non è stata depositata oggi nel corso dell'interrogatorio. "La perizia psichiatrica non è stata chiesta oggi perché non era la sede opportuna per farlo. Sarà cura del difensore richiederla nei passaggi successivi". "Ma continuo a sostenere la necessità" di sottoporre l'uomo a "una perizia psichiatrica, per questo suo non ricordare le fasi della vicenda".
La sparatoria
L'episodio risale al pomeriggio di venerdì 15 maggio, quando Murolo, un infermiere incensurato, dopo una lite per dei panni stesi ad asciugare aveva imbracciato un fucile a pompa che teneva in casa e aveva ucciso la cognata e il fratello. Poi, si era affacciato al balcone e aveva preso di mira i passanti provocando sei feriti e altre due vittime, un ufficiale della polizia municipale (Francesco Bruner, sessant'anni) e un cuoco (Luigi Cantone, 59 anni) che era alla guida del suo scooter. Dopo la strage, durata circa un'ora, l'uomo si era arreso e aveva deciso di lasciarsi catturare senza opporre resistenza.
Durante la perquisizione, i poliziotti avevano trovato, oltre alle armi detenute legalmente dall'infermiere, anche un fucile mitragliatore Kalashnikov - con matricola abrasa - due machete e diverse munizioni. Il fucile mitragliatore e i machete erano nella camera da letto. Per questo, Murolo dovrà rispondere anche di detenzione illegale di arma e ricettazione, oltre che di strage.
Di fronte a un pomeriggio di sangue che aveva sconvolto l'intera città, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, aveva proclamato il lutto cittadino annullando tutte le manifestazioni in programma per quel giorno con il premier Matteo Renzi. Domani alle 10:30, nella parrocchia di corso Secondigliano, si celebreranno i funerali di una delle quattro vittime della strage, il capitano della polizia municipale di Napoli Francesco Bruner che aveva tentato di fermare la follia omicida. Lo ha annunciato oggi De Magistris, a margine delle celebrazioni per la Grande Guerra. "Il Comune di Napoli - ha aggiunto - con la sua polizia municipale, ha pagato un prezzo altissimo con un morto e un ferito grave, ma è tutta la città che è stata colpita". Per questo, De Magistris ha ribadito la volontà di chiedere allo Stato il riconoscimento della medaglia d'oro al valore civile per chi ha perso la vita a causa di Giulio Murolo.