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MONDO

Familiari di vittime e caduti in servizio nell'Aula Paolo VI

Papa Franceso: la Polizia sia fiera di difendere i deboli e la legalità

Il Pontefice ha espresso ammirazione per tutti gli agenti che accolgono i migranti e per tutti i parenti di coloro che hanno pagato con la vita il servizio al Paese. "Esempio di persone che servono con disinteresse"

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"Siate fieri del vostro lavoro e continuate a servire lo Stato, ogni cittadino e ogni persona in pericolo: nel difendere i deboli e la legalità, troverete il senso più vero del vostro servizio e sarete di esempio al Paese, che ha bisogno di persone che lo servano con disinteresse, generosità e continuità". È questo l'invito che Papa Francesco ha rivolto, questa mattina, agli agenti della Polizia di Stato italiana ricevuti nell'Aula Paolo VI in Vaticano, insieme ai familiari dei caduti in servizio accompagnati dal prefetto Alessandro Pansa. 

Il Pontefice ha ricordato che fare il poliziotto è "un'autentica missione". Comporta, infatti, "l'accoglimento e la concreta messa in pratica di atteggiamenti e valori di speciale rilevanza per la vita civile. Mi riferisco - ha aggiunto - allo spiccato senso del dovere e della disciplina, alla disponibilità al sacrificio, fino, se necessario, a dare la vita per la tutela dell'ordine pubblico, per il rispetto della legalità, per la difesa della democrazia e il contrasto della criminalità organizzata o del terrorismo". Per questo, ha spiegato, "la collettività vi è debitrice della possibilità di condurre una vita ordinata e libera dalle prepotenze dei violenti e dei corrotti". 

In prima linea per l'accoglienza dei profughi
In particolare, Bergoglio ammira il contributo decisivo dato dagli agenti, per gestire il fenomeno dei flussi migratori. "Siete in prima linea - ha affermato il Papa - sia nell'accoglienza iniziale dei migranti, sia nell'opera di contrasto verso i trafficanti senza scrupoli". "In quest'opera vi distinguete per spirito di servizio ed umanità, sentendovi spinti, prima ancora che dai regolamenti e dalle disposizioni delle legge, dall'imperativo morale di fare il bene, di salvare quante più persone sia possibile e di non risparmiarvi nel donare energie e tempo per un tale impegno".

La vicinanza del Papa ai parenti dei caduti
Il Pontefice ha poi espresso vicinanza ai parenti dei caduti in servizio della Polizia di Stato, apprezzando tutti quei poliziotti che contrastando "le prepotenze dei violenti e dei corrotti" si espongono alla reazione di questi e non di rado sacrificano la propria vita. "Ringrazio voi - ha detto Bergoglio rivolgendosi alla folta platea riunita nell'Aula Nervi - parenti di coloro che hanno perso la vita o sono stati gravemente feriti nell'esercizio del loro dovere, per la testimonianza di speranza cristiana che vi anima e per l'attaccamento alle istituzioni e alla vostra missione". Il Signore premierà "ogni sacrificio accolto per amore del bene", ricordando che sono molti i parenti che "hanno voluto continuare l'opera iniziata dai loro congiunti, indossando la divisa della Polizia e servendo lo Stato".