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ECONOMIA

Dati Istat

L'illegalità entra nel Pil: prostituzione, droga e contrabbando valgono 15 miliardi e mezzo

Queste attività illegali contribuiscono alla rivalutazione del Pil per un punto percentuale, ovvero 15,5 miliardi di euro (compreso l'indotto della produzione di beni e servizi legali). Lo stima l'Istat 

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Vale 15 miliardi e mezzo di Pil nel 2011 (0,8 punti percentuali) l'inclusione di alcune attività illegali come la commercializzazione della droga, la prostituzione e il contrabbando di sigarette nel sistema di calcolo Sec 2010. E' la principale novità annunciata dall'Istat che ha rivalutato il Pil del 2011, in base al nuovo sistema di calcolo Sec 2010, per 59 miliardi.

L'inclusione di tali attività illegali contribuisce alla rivalutazione del Pil per 15,5 miliardi di euro, di cui 10,5 miliardi provenienti dal commercio della droga, 3,5 miliardi dalla prostituzione e 0,3 miliardi dal contrabbando di sigarette.