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ECONOMIA

Calenda: il “delitto (im)perfetto” è il tuo

Ilva, Di Maio: "E' stato commesso il delitto perfetto"

"Se oggi, dopo 2 anni e 8 mesi, esistessero aziende che volessero partecipare alla gara noi potremmo revocare questa procedura per motivi di opportunità"

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"Su Ilva è stato commesso il delitto perfetto". Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa per illustrare il parere dell'Avvocatura dello Stato sulla procedura di aggiudicazione dell'Ilva. ​"La gara è illegittima, ma non si può  annullare. Per questo  è un delitto perfetto" messo in atto con "eccesso di potere", ha aggiunto di Maio . "Per noi l'illegittimità dell'atto c'è perché c'è un eccesso di potere, ora si apre il fronte dell'interesse pubblico del piano ambientale. Per questo al termine di questa conferenza stampa mi recherò al ministero dell'Ambiente", per discutere del piano ambientale, ha proseguito Di Maio.  "L'Avvocatura - ha aggiunto - ci dice che noi potevamo annullare per opportunità ma avremmo dovuto indennizzare il privato che aveva vinto".

 "Non basta che l'atto sia illegittimo per annullare l'atto" ma deve sussistere anche la "tutela dell'interesse pubblico concreto e attuale". 

Se azienda interessata potremmo revocare gara 
"Se oggi, dopo 2 anni e 8 mesi, esistessero aziende che volessero partecipare alla gara (per l'aggiudicazione di Ilva, ndr.) noi potremmo revocare questa procedura per motivi di opportunita'". Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa per illustrare il parere dell'Avvocatura dello Stato sulla procedura di aggiudicazione dell'Ilva. "Oggi - ha proseguito il ministro - non abbiamo aziende che vogliono partecipare, ma se esistesse anche solo una azienda ci sarebbe motivo per revocare la gara". 

C'erano presupposti per rilanci in gara, atto illegittimo
Nella gara per l'Ilva "dal parere dell'Avvocatura dello Stato si dimostra che c'erano tutti i presupposti normativi per permettere i rilanci, non si ledeva la par condicio". Di Maio aggiunge che c'è stato "eccesso di potere e l'atto è
illegittimo".

Mittal sempre in buona fede 
 "Mittal  è sempre stata in buona fede. Il delitto perfetto lo ha fatto lo Stato creando una procedura piena di vizi e illegittimità", ha detto il ministro dello Sviluppo  Econimico.

Parere avvocatura sarà reso pubblico 
 "Il parere dell'Avvocatura sarà reso pubblico". Lo ha assicurato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, durante una conferenza stampa. "Non appena si conclude la procedura lo pubblicheremo", ha spiegato Di Maio, "il governo ha a disposizione altri 15 giorni per valutare con ministero dell'Ambiente il piano ambientale".

Accordo con sindacati interesse pubblico 
"Saremo al tavolo con le parti sociali. Un accordo che porta lavoro a Taranto rappresenta l'interesse pubblico attuale e concreto da tutelare che eviterebbe revoca gara". 

15 settembre resta termine massimo  
"Il termine massimo è il 15 settembre, non abbiamo ulteriori margini" per prorogare questa scadenza. Entro il 15 settembre saremo al tavolo con sindacati e Mittal", ha detto Di Maio spiegando che entro il 15 settembre si riaprira' il "tavolo con Mittal e i sindacati".

Calenda a Di Maio, delitto imperfetto è il tuo
 "Caro Luigi Di Maio il 'delitto (im)perfetto' è il tuo verso la nostra intelligenza. Se la gara è viziata annullala. 'Potremmo se ci fosse qualcuno interessato' e le altre fesserie del genere che ci stai propinando da mesi, dimostrano solo confusione e dilettantismo". Lo scrive, su Twitter, l'ex ministro dello Sviluppo economico e esponente Pd, Carlo Calenda. 



Di Maio, non si  fatto interesse Stato/cittadini
 "Negando i rilanci sull'offerta non si è fatto fino in fondo l'interesse dello Stato e dei cittadini che sono stati penalizzati con un "eccesso di potere" che secondo noi in questo caso c'è, e che per l'Avvocatura dello Stato "può configurare" rendendo la gara "illegittima". Così il ministro dello sviluppo economico illustrando in conferenza stampa il parere dell'Avvocatura dello Stato sottolienando che "Acciaitalia" aveva chiesto di rilanciare. I rilanci erano permessi - ha
spiegato Di Maio - perché "permettendo i rilanci in quel caso si  voleva tutelare l'interesse pubblico con la migliore offerta". Secondo le statistiche, riferisce il ministro, nel 92% dei casi di queste procedure sono stati permessi i rilanci, "i rilanci come la concorrenza non solo sono una cosa tecnica ma sono una possibilità per i cittadini di Taranto e dei lavoratori di avere una migliore offerta dal punto di vista occupazionale e ambientale questo significa che non si  è fatto fino in fondo l'interesse dello Stato e dei cittadini. Questi sono stati penalizzati". Poi ha aggiunto in un altro passo: "Se ci fossero stati i rilanci ora ci sarebbero zero esuberi".

Mittal: speriamo nel Governo
"Speriamo di ricevere il supporto del governo per raggiungere una conclusione positiva nella negoziazione con le unioni sindacali il più presto possibile". Così un portavoce di ArcelorMittal, sottolineando che "ArcelorMittal rimane interessata all'acquisizione di Ilva e al fatto di poter diventare un proprietario e un imprenditore responsabile del gruppo" siderurgico italiano.