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ITALIA

Calabria

Immigrato ucciso da carabiniere, due militari feriti nel corso di una lite nella tendopoli a Rosarno

Lite in tendopoli Rosarno-San Ferdinando tra due extracomunitari. Intervento dei carabinieri. I militari aggrediti e feriti, rispondono sparando con la pistola d'ordinanza. Un immigrato muore, i due carabinieri feriti con coltellate in varie parti del corpo

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Rosarno, carabiniere uccide migrante (Lapresse)
Sono due i carabinieri feriti alla tendopoli di San Ferdinando dove è stato ucciso un immigrato. Oltre al militare ferito da almeno tre coltellate ad un occhio e ad un braccio, c'è anche un collega, rimasto ferito nella colluttazione nata con l'immigrato nel tentativo di immobilizzarlo, che ha riportato la frattura della mandibola. L’episodio in un’area vicina a Rosarno, che nel periodo invernale ospita migliaia di extracomunitari impegnati nella raccolta delle arance nella piana di Gioia Tauro. I militari tentavano di sedare una lite tra due extracomunitari. 

Episodio chiarito con una nota dell'Arma
​Il carabiniere che stamane ha ucciso un immigrato nella tendopoli di San Ferdinando, nel Reggino, ha sparato per difendersi dopo essere stato accoltellato. È quanto sostiene, in un comunicato stampa, il comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria. I fatti, secondo quanto riportato nella nota, si sono verificati alle ore 9.30 circa, all'interno di una tenda. Secondo una prima ricostruzione "ancora - si sottolinea – in corso di approfondimento", si è verificata un'aggressione ad opera di un cittadino del Mali nei confronti di altri due extracomunitari. L'aggressore, successivamente identificato in Sekine Traore, di 27 anni, "armato - è scritto - di un coltello da cucina con lama seghettata ",  ha aggredito improvvisamente, "per futili motivi ancora poco chiari, forse connessi con la richiesta di una sigaretta, un cittadino del Burkina Faso, ferendolo con un fendente all'avambraccio destro, e successivamente aggrediva l'altro, di nazionalità ghanese, tentando di rapinarlo del borsello contenente circa 250 euro". A questo punto le vittime dell'aggressione si sarebbero allontanate dalla tenda, "mentre altri extracomunitari, intimoriti dal trambusto, - continua la nota - avevano già provveduto ad allertare i Carabinieri. La pattuglia, sopraggiunta poco dopo, - scrive il comando provinciale dell'Arma - tentava di parlare con il cittadino maliano, rassicurandolo e cercando di riportarlo alla calma; quest'ultimo tuttavia, in evidente stato alterazione psicofisica, continuava a brandire il coltello, colpendo con dei fendenti ripetutamente le pareti della tenda, e, con fare deciso e minaccioso, cercava di attingere chiunque gli si avvicinasse.

Nel frattempo sono arrivate in supporto dei militari un'altra pattuglia dei Carabinieri ed una della Polizia che si sono unite, continua il comunicato, "ai molteplici e prolungati tentativi di ricondurre la persona alla calma, intimandogli di posare il coltello a terra". Ogni tentativo sarebbe risultato però vano "tanto che il Traore, dopo aver lanciato pietre ed altri oggetti, si avventava nuovamente - scrive il comando dei Carabinieri - contro gli stessi colpendo con un fendente al volto, all'altezza dell'occhio destro, uno dei militari intervenuti". L'uomo sarebbe stato ancora una volta allontanato, "ma nonostante questo ennesimo tentativo di evitare lo scontro fisico, questi - è la versione dell'Arma - si scagliava ancora una volta contro il militare precedentemente ferito al viso che reagiva all'aggressione con un colpo della pistola d'ordinanza, che nella concitazione degli eventi attingeva il Traore all'addome". I cinque operatori delle forze di polizia hanno riportato lesioni varie "mentre l'aggressore, prontamente soccorso e ricoverato presso l'ospedale di Polistena, purtroppo - si legge - decedeva nella tarda mattinata a seguito della ferita riportata. Sono in corso gli approfondimenti di polizia giudiziaria e medico legali - conclude l'Arma - per una più dettagliata ricostruzione dei fatti".

La rabbia nel campo, il servizio TgR