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ITALIA

Verso Frontex Plus

Immigrazione, oggi incontro "tecnico" tra Roma e Bruxelles. 24 le vittime dell'ultimo naufragio

Domani a Bruxelles vertice "politico" tra il ministro Alfano ed il commissario europeo Malmstrom. Nelle ultime 72 ore ancora morti nel canale di Sicilia

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Angelino Alfano con Cecilia Malmstrom (foto Ansa / Matteo Bazzi)
Mentre nel canale di Sicilia continuano gli sbarchi, e le morti, ha preso il via oggi a Roma il percorso che dovrebbe portare al varo di Frontex Plus. Nella Capitale si è aperto il tavolo tecnico mentre, domani, a Bruxelles, sarà di scena la politica con l'incontro tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il commissario europeo Cecilia Malmstrom.

Si stringono i tempi su Frontex Plus, la formula scelta informalmente a Bruxelles per indicare il rafforzamento dell'intervento Ue in tema di immigrazione. Tante le ipotesi di riforma sul tavolo, da nuove forme di finanziamento a un cambio delle tipologie d'intervento, al centro di una riunione tecnica tra gli esperti del Viminale e i rappresentanti della Commissione Ue e della stessa agenzia Frontex. Obiettivo comune, come spiega il portavoce della commissaria agli affari interni Cecilia Malmstrom, "identificare le modalità con cui meglio assistere l'Italia", alle prese con l'emergenza sbarchi.

Solo nell'ultimo fine settimana sono stati quasi 4.000 i migranti salvati, e 113 mila dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum. Alto anche il numero delle vittime, anche in questo caso cresciuto nel week end appena passato, quando si sono registrati almeno tre naufragi. Per l' Osservatore Romano è "un'ecatombe senza fine: nel Mediterraneo si sta combattendo una nuova, silenziosa guerra. Quella dell'immigrazione", scrive il quotidiano della Santa Sede.    

Quello fatto oggi è un lavoro preparatorio, necessario in vista del faccia a faccia 'politico' tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e la stessa Malmstrom, in programma mercoledì a Bruxelles, che si annuncia cruciale. Tutti sono consapevoli che serve fare bene e subito. Per l'Italia al tavolo sarà presente il direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto, che recentemente ha insistito sulla necessità di una "exit strategy da Mare Nostrum" che ha fatto aumentare le partenze verso l'Italia e costa al nostro Paese 9,5 milioni al mese solo per il pattugliamento.    

Tuttavia, malgrado gli sforzi negoziali e le indiscrezioni di un accordo vicino, tra Roma e Bruxelles continua serrato il difficile confronto: a fronte delle continue richieste del governo italiano, fonti della Commissione continuano a bollare come non realistica l'idea che Frontex, una piccola agenzia Ue senza risorse, né mezzi o guardie di frontiera proprie, possa sostituirsi a Mare Nostrum.    

Nella serata di ieri è toccato al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenire. "Da tempo - ha detto - chiediamo il sostegno dell'Europa in una missione che vede l'Italia in prima linea. E' vero, Frontex non può tout court sostituire Mare Nostrum perché è nata come missione di controllo dei confini, mentre Mare nostrum è nata per fronteggiare una situazione umanitaria terribile, con migliaia di persone che fuggono da situazioni di guerra e di violenza". Ma il problema, insiste, "non può essere solo italiano, deve essere dell'Europa: bisogna ampliare Frontex con compiti nuovi e diversi".    

Da Rimini, al meeting di Comunione e Liberazione, anche il sottosegretario Sandro Gozi ha chiesto "coerenza" all'Unione Europea nell'assumersi "le sue responsabilità". "Il Mediterraneo non può essere un cimitero dell'indifferenza e dell'egoismo della Ue ma un luogo dove l'Europa deve dimostrare di esistere effettivamente", sottolinea Gozi.    

E una proposta concreta è arrivata dal capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, che sempre da Rimini ha suggerito di far diventare Mare Nostrum una missione multinazionale a guida italiana, sul modello della missione Atalanta dell'Ue per il contrasto alla pirateria.    

Intanto continuano gli sbarchi e la conta delle vittime. Nelle ultime 72 ore si sono registrati almeno tre naufragi: il primo è avvenuto sabato a largo delle coste libiche con un bilancio presunto di oltre 200 vittime; il secondo nella notte tra sabato e domenica con un bilancio di 18 morti; il terzo nella notte di domenica con 24 morti.