Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/immigrazione-renzi-strategia-di-minniti-e-giusta-e-avverte-voto-a-leu-rafforza-lega-66b0d2a8-0de3-4108-82c7-030de07dcfde.html | rainews/live/ | true
POLITICA

'Salvini deve abbassare i toni'

Renzi: Berlusconi ripetitivo su condoni. Siamo per rispetto regole. Voto a Leu rafforza Lega

Sull'immigrazione il segretario del Pd dice: "è un problema in tutto il mondo. La strategia di Minniti è giusta: bloccare le partenze, porre il tema in sede europea, e se le altre nazioni non accolgono migranti, noi siamo per bloccare loro i fondi europei; investire in cultura per cui chi viene qui rispetta le nostre regole"

Condividi
Immigrazione, scissioni e avversari politici. Diversi i temi che il segretario del Pd, Matteo Renzi, affronta nell'intervista rilasciata oggi a "La Nazione".  L'immigrazione - spiega - è un problema in tutto il mondo, non in Italia. In Germania, per fare un esempio, sono entrati nel solo 2015 più immigrati irregolari di quanti sono sbarcati in Italia nei cinque anni dell'intera legislatura. La strategia di Minniti, che sarà a Firenze lunedì - prosegue Renzi - è giusta: bloccare le partenze, porre il tema in sede europea, e se le altre nazioni non accolgono migranti, noi siamo per bloccare loro i fondi europei; investire in cultura per cui chi viene qui rispetta le nostre regole".

"Purtroppo - aggiunge il segretario del Pd - tutto nasce da un errore del 2003 quando fu firmato dal governo di destra il trattato di Dublino che ha caricato tutti i problemi sulle spalle dell'Italia. Ma impegnandosi tutti assieme sulla linea tracciata dal governo possiamo superare anche questa emergenza. Già oggi gli sbarchi sono diminuiti".

Renzi poi si rivolge ai suoi avversari politici e in particolare sferra un attacco nei confronti di Silvio Berlusconi che negli ultimi giorni - in diverse interviste - gli ha riconosciuto solo il merito di aver fatto sparire il comunismo: "Berlusconi dice sempre le stesse cose: a tre settimane dal voto propone sempre un condono edilizio. Ormai è talmente ripetitivo da sembrare monotono. Ma noi dobbiamo rispettare le regole, altro che condoni. Una nuova stagione dei doveri, non solo dei diritti. E se questo non porta voti, pace: ciò che è giusto, è giusto". 

Il segretario del Pd però non risparmia nemmeno la Lega e il suo leader, Matteo Salvini. "Qui, a Firenze, c'è il candidato di Salvini. È un professore che vorrebbe far uscire l'Italia dall'Europa e dall'euro. Una follia di cui pagherebbero il conto gli artigiani dell'Oltrarno, i pellettieri di Scandicci, gli operai delle aziende globali. Quanto a Salvini gli suggerirei di abbassare i toni: quando ha governato la Lega, hanno tagliato i fondi alla polizia e bloccato le carriere ai poliziotti. Sostiene di poter fare pulizia nel Paese, ma non riesce neanche a far pulizia nelle sue liste elettorali. Non alimento le polemiche ma chiedo ai moderati di destra fiorentini: ma davvero volete dare il Paese in mano agli estremisti?".

Renzi poi si rivolge anche agli elettori di sinistra: "E chiedo a chi vorrebbe votare il partito di D'Alema: non ci rendiamo conto che ogni voto dato al partito di D'Alema finisce con il portare la Lega più vicino al Governo? Come diceva quello: meditiamo, gente, meditiamo". 

Il segretario del Pd infine dice un po' amareggiato: "La verità è che noi abbiamo fatto un grandissimo lavoro. E paradossalmente abbiamo comunicato meno di quanto realmente abbiamo fatto: abbiamo pensato a governare bene più che a comunicare bene. Abbiamo però ancora moltissimo da fare e lo faremo. Perché io ho molta fiducia nell'Italia e negli italiani. E soprattutto ho fiducia nella mia Firenze".