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MONDO

Caracas

In ​Venezuela l'Operazione Libertà dell'opposizione. Ma oggi in piazza anche i sostenitori di Maduro

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L'opposizione scende oggi in piazza a Caracas e nel resto del Venezuela per quella che Juan Guaidó, il presidente dell'Assemblea nazionale (An) autoproclamatosi presidente ad interim, ha definito l'Operazione Libertà, per protestare contro i blackout e la mancanza di acqua e mettere fine "all'usurpazione del potere" da parte di Nicolás Maduro.   

L'appuntamento è stato fissato per le 11 (le 16 italiane) e a partecipare sono stati chiamati anche milioni di venezuelani che hanno abbandonato il Paese a causa della grave crisi economica.   

Di fronte a questa iniziativa, il governo ha indetto a sua volta una mobilitazione del 'chavismo', invitando i militanti a raccogliersi in tre punti fissati a Caracas, da dove convergere poi in corteo verso il Palazzo presidenziale di Miraflores.   

Secondo Diosdado Cabello, vicepresidente del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), le marce saranno "in difesa della sovranità nazionale e contro l'imperialismo".   

Non è la prima volta che governo e opposizione mobilitan oinsieme i propri sostenitori, ma questa vigilia si presenta più rovente per la presenza delle milizie civico-militari e dei 'colectivos' filo-governativi che dispongono di armi.   

Di fronte a ciò, l'ambasciata degli Stati Uniti a Caracas ha diffuso una 'Allerta sicurezza' in cui sostiene che "l'emergenza è dovuta alle manifestazioni che si svolgeranno sabato e che potrebbero continuare nei prossimi giorni".   

"Chi può lasciare il Paese in aereo lo faccia", si consiglia, e comunque "chi resta accumuli scorte e eviti manifestazioni e proteste", tenendo conto che vi sono blackout, mancanza di acqua e cattivo funzionamento di telefoni e internet. Inoltre, ricorda infine la nota Usa, "molti ospedali non forniscono servizi di emergenza a causa della situazione esistente".