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ITALIA

Fiaccolata e lutto cittadino

Incendio di Prato, quattro indagati

La Procura di Prato sta indagando su quattro persone, tutte cinesi, per il rogo nell’azienda tessile di Prato che ha causato la morte di sette lavoratori. Omicidio plurimo colposo, disastro colposo, omissione di norme di sicurezza, sfruttamento di mano d'opera i reati per cui stanno procedendo gli inquirenti

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Incendio a Prato
Sono quattro gli indagati per l’incendio nella fabbrica tessile di Prato, che ha causato la morte di sette lavoratori. Omicidio plurimo colposo, disastro colposo, omissione di norme di sicurezza, sfruttamento di mano d'opera i reati per cui procede la procura di Prato.Gli indagati, tutti cinesi, connazionali delle vittime, sono la titolare dell'azienda, ufficialmente residente a Roma, e tre gestori di fatto della ditta di pronto moda andata a fuoco. Il Procuratore capo, Piero Tony, però, non ha escluso il coinvolgimento nelle indagini di cittadini italiani.
 
Intanto, proseguono gli accertamenti per identificare i cinque uomini e le due donne rimaste uccise nel rogo. Manca l’ufficialità, ma per la comunità orientale non ci sono dubbi, tanto che sul bandone della ditta andata fuoco sono state messe le foto delle vittime, in occasione della fiaccolata promossa a Prato dalle associazioni cinesi. Alla manifestazione hanno partecipato un migliaio di persone, molti anche gli italiani, compresi i rappresentanti delle istituzioni. Per gli inquirenti, già certa l'identificazione di due delle vittime, un uomo e una donna. Una lista con tutti i nominativi delle vittime è stata fornita alla Squadra mobile dal consolato cinese. Si aspettano verifiche prima dell'ufficializzazione.  Migliorano invece le condizioni dei due feriti ancora ricoverati all'ospedale di Prato dove hanno ricevuto anche la visita dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese, Li Ruiyu.
 
Sul fronte della ricostruzione di quanto accaduto nella ditta, situata in via Toscana, nella zona del Macrolotto, dove gli operai lavoravano e vivevano, in loculi dormitorio, la Procura ha acquisito gli atti dei rilievi dei Vigili del fuoco: secondo i primi accertamenti, gran parte dell'incendio si è sviluppata in una zona in fondo a destra del capannone, quella adibita alla cucina e al riposo, forse per una stufa mal funzionante o per lo scoppio della bombola di gas dei fornelli.
 
"Simili episodi non possono e non debbono ripetersi. Purtroppo è un'ulteriore dimostrazione delle conseguenze di condotte volte a negare tutele legali ai lavoratori", ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, nell'informativa alla Camera sull'incendio della fabbrica. Ancora "non ci sono elementi - ha aggiunto Giovannini - per determinare le cause" della sciagura. Quello che emerge è che "il sito non rispettava le misure di prevenzione e anti-incendio, non c'erano uscite di sicurezza né maniglioni antipanico".
 
Il Comune di Prato ha proclamato per mercoledì il lutto cittadino: si terrà una marcia silenziosa indetta da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali hanno anche organizzato, per le ore 12, una fermata simbolica in tutti i luoghi di lavoro della Toscana, "per manifestare il dolore per le vittime del rogo di Prato e ribadire un no chiaro e netto allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo". Sempre mercoledì, nel pomeriggio, si terrà la seduta straordinaria del Consiglio comunale e, oltre alle bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici, la campana civica di Palazzo Pretorio suonerà a lutto e sarà osservato un minuto di silenzio. Poi i rappresentanti delle istituzioni si uniranno alla marcia dei sindacati.