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ITALIA

Roma, rifiuti: indagato ex ad Ama Panzironi con Muraro e Fiscon

Al centro delle indagini le sette consulenze affidate all'attuale assessora all'ambiente

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Sono sette le consulenze al centro dell’inchiesta che vede indagata l’assessora all’ambiente Paola Muraro  per abuso d’ufficio. Le furono affidate da Giovanni Fiscon ex dg della municipalizzata da Franco Panzironi ex amministratore delegato di Ama e ora indagato per lo stesso reato di Muraro e da altri dirigenti della municipalizzata.
A rivelare le indagini in corso il quotidiano Repubblica che ripercorre la storia di queste consulenze: contratti di un anno, da referente Ippc per gli impianti di trattamento meccanico biologico di Rocca Cencia e di via Salaria, che nel corso degli anni sono sempre aumentate di valore. Per un ammontare totale di circa 500mila euro. E che proprio con Giovanni Fiscon hanno visto salire di almeno ventimila euro, passando da 60 a 80mila euro, il margine di incremento.
Non solo. I sospetti degli inquirenti sono legati anche ai singoli incarichi extra che Muraro avrebbe ricevuto dai vertici di Ama nel corso dello stesso lasso temporale. La procura, infatti, vuole capire perché l'assessora oltre a ricoprire il ruolo di referente Ippc sia stata investita con molta frequenza di ulteriori compiti a cui corrispondeva, ovviamente, una retribuzione.
 


L'ulteriore nodo che la procura vuole sciogliere è legato alla funzione di Muraro in Ama: gli inquirenti vogliono capire se fosse di fatto una dirigente, anche se formalmente comparisse come una comune consulente. E se con tale qualifica le fosse stato permesso di percepire più soldi degli stessi funzionari della municipalizzata. Tali sospetti sono legati ai rapporti preferenziali che Muraro aveva con Fiscon.

Intanto l'assessora all'Ambiente ha risposto con una querela, "per gli indebiti accostamenti fatti con l'inchiesta su Mafia capitale", alle parole pronunciate dal premier Matteo Renzi in un'intervista.

"La mia assistita - ha detto l'avvocato Alessio Palladino - si è posta da tempo a disposizione degli inquirenti, ma speculare sulla sua vita privata o rappresentare fatti non veri è solo indice, a nostro parere, di una azione diffamatoria". In risposta il Pd ha dato mandato ai suoi legali di querelare la sindaca Virginia Raggi che, in un post su Facebook, aveva risposto a Renzi: "Affari con Mafia capitale? Mica siamo il Pd".