MONDO
Il tweet del ministro degli Esteri
Marò: Mogherini telefona al ministro indiano. "Lavoriamo per riportarli a casa"
La titolare della Farnesina al lavoro per riportare in Italia Salvatore Girone e Massimiliano Latorre in India dal 15 febbraio 2012
Il ministro degli Esteri Mogherini al lavoro sul complesso capitolo dei marò. In un tweet, dopo aver parlato al telefono con l'omologo indiano Salman Khurshid, fa sapere: "Lavoriamo per riportarli a casa". I due fucilieri di marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, sono in India dal 15 febbario 2012 e non ci sono ancora certezze in merito ad un possibile rientro.
La Corte Suprema ha rinunciato ad applicare il Sua Act, l'ormai nota legge antiterrorismo per la repressione della pirateria, ma ricorrerà al codice penale indiano. L'India è intenzionata comunque a lasciare le indagini e la definizione dei capi d'accusa in mano alla Nia, la National Investigation Agency, in sostanza la polizia antiterrorismo. La sorte dei due fucilieri sembrerebbe inoltre strettamente legata alle vicende politiche indiane. Dopo cinque anni, infatti, il 7 aprile gli indiani tornano alle urne. Una lunga maratona che durerà fino al 12 maggio.
Onu, scambio acceso tra India e Italia
Botta e risposta tra India e Italia sul caso dei due marò italiani giovedì al Consiglio di sicurezza dell'Onu sui diritti umani di Ginevra. "Il caso è erroneamente interpretato come una violazione dei diritti umani degli imputati - ha detto il Vice rappresentante permanente indiano Nagabhushana Reddy - l'unica violazione dei diritti umani che si è verificata riguarda il diritto alla vita dei due pescatori indiani innocenti". Immediata la risposta dell'ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite a Ginevra, Maurizio Serra che ha detto: "Non sono state ancora fornite prove in tribunale della responsabilità dei due italiani".
La Corte Suprema ha rinunciato ad applicare il Sua Act, l'ormai nota legge antiterrorismo per la repressione della pirateria, ma ricorrerà al codice penale indiano. L'India è intenzionata comunque a lasciare le indagini e la definizione dei capi d'accusa in mano alla Nia, la National Investigation Agency, in sostanza la polizia antiterrorismo. La sorte dei due fucilieri sembrerebbe inoltre strettamente legata alle vicende politiche indiane. Dopo cinque anni, infatti, il 7 aprile gli indiani tornano alle urne. Una lunga maratona che durerà fino al 12 maggio.
Parlato ora con il Ministro degli Esteri indiano Khurshid dei nostri #Maró. Lavoriamo per riportarli in Italia
— Federica Mogherini (@FedericaMog) 7 Marzo 2014Onu, scambio acceso tra India e Italia
Botta e risposta tra India e Italia sul caso dei due marò italiani giovedì al Consiglio di sicurezza dell'Onu sui diritti umani di Ginevra. "Il caso è erroneamente interpretato come una violazione dei diritti umani degli imputati - ha detto il Vice rappresentante permanente indiano Nagabhushana Reddy - l'unica violazione dei diritti umani che si è verificata riguarda il diritto alla vita dei due pescatori indiani innocenti". Immediata la risposta dell'ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite a Ginevra, Maurizio Serra che ha detto: "Non sono state ancora fornite prove in tribunale della responsabilità dei due italiani".