MONDO
Russia
Il misterioso caso del vice ministro e della vacanza in Crimea
L'iniziativa del governo russo: andate in vacanza in Crimea, i ministri diano l'esempio. Ma a quello dell'Energia rubano i soldi, proprio quelli per la villeggiatura
Dopo l’annessione della Crimea alla Federazione Russa, i vertici dello Stato hanno lanciato la campagna che "invita" a recarsi in villeggiatura in Crimea “russa”, soprattutto in previsione delle sanzioni occidentali che prevedono il divieto di ingresso nella Ue per i funzionari pubblici.
Oltre al senso di patriottismo, l'iniziativa doveva stimolare anche il turismo di massa dal basso: ministri e funzionari dovevano dimostrare al popolo di essere disposti a rinunciare alle prestigiose località turistiche estere a favore delle proprie località balneari. Va da sé che l’ordine impartito dall’alto è stato accolto dai diretti interessati – alti papaveri e superburocrati dello stato – con grande entusiasmo.
La campagna però, tanto pubblicizzata e sovvenzionata con soldi pubblici, ancor prima di partire ha avuto il primo intoppo e fatto la prima vittima illustre. Anton Iniuzin, vice-ministro russo dell’Energia, probabilmente non potrà più, per quanto si fosse detto favorevole, recarsi in villeggiatura in Crimea. Misteriosi ladri hanno “visitato” il suo appartamento moscovita e l’hanno ripulito di tutto, portando via anche i passaporti e 250 mila rubli in contanti (circa 5 mila euro), soldi che - ha dichiarato il vice-ministro, erano stati messi da parte per "una villeggiatura con la famiglia in Crimea”. Il funzionario ha sporto denuncia alla polizia, ma per ora nessuna traccia dei malviventi.
Oltre al senso di patriottismo, l'iniziativa doveva stimolare anche il turismo di massa dal basso: ministri e funzionari dovevano dimostrare al popolo di essere disposti a rinunciare alle prestigiose località turistiche estere a favore delle proprie località balneari. Va da sé che l’ordine impartito dall’alto è stato accolto dai diretti interessati – alti papaveri e superburocrati dello stato – con grande entusiasmo.
La campagna però, tanto pubblicizzata e sovvenzionata con soldi pubblici, ancor prima di partire ha avuto il primo intoppo e fatto la prima vittima illustre. Anton Iniuzin, vice-ministro russo dell’Energia, probabilmente non potrà più, per quanto si fosse detto favorevole, recarsi in villeggiatura in Crimea. Misteriosi ladri hanno “visitato” il suo appartamento moscovita e l’hanno ripulito di tutto, portando via anche i passaporti e 250 mila rubli in contanti (circa 5 mila euro), soldi che - ha dichiarato il vice-ministro, erano stati messi da parte per "una villeggiatura con la famiglia in Crimea”. Il funzionario ha sporto denuncia alla polizia, ma per ora nessuna traccia dei malviventi.