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POLITICA

Offese il presidente davanti ai giovani leghisti a Pontida

Insulti a Mattarella, il deputato leghista Vito Comencini indagato per vilipendio

Aveva usato toni offensivi nei confronti del presidente della Repubblica. L'esposto, partito dal movimento non violento di Verona, ora è arrivato sul tavolo della Procura di Bergamo

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Il procuratore della Repubblica di Verona, Angela Barbaglio, ha inviato per competenza a Bergamo il fascicolo d'indagine per vilipendio al Capo dello Stato nei confronti del deputato leghista Vito Comencini, per le frasi da lui pronunziate al raduno di Pontida. Il fascicolo era stato aperto come atto dovuto in seguito all'esposto presentato da Mao Valpiana, esponente del Movimento non violento di Verona. Gli atti dell'indagine sono quindi stati trasmessi alla Procura di Bergamo, che deciderà come procedere.

I fatti
Comencini aveva insultato Mattarella durante il raduno a Pontida. Nel corso dell'assemblea dei giovani leghisti aveva affermato: "Questo presidente della Repubblica, lo posso dire? Mi fa schifo. E' un presidente che se ne frega del 34% degli italiani".

La difesa di Comencini
"Io indagato per vilipendio a Mattarella? Certo, ammetto di aver sbagliato i toni, ma rivendico diritto di critica". Lo ha detto all'AdnKronos il deputato della Lega, commentando la notizia della sua incriminazione per vilipendio al capo dello Stato. "Gli inquirenti - spiega - faranno le dovute verifiche. A me non è arrivato nulla, sono sereno, non rilascio dichiarazioni". "Ha detto bene Salvini - continua - ho sbagliato i toni e i termini, lo ammetto, non aggiungo altro, ma rivendico il mio diritto di critica".