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MONDO

Procura Militare di Roma apre fascicolo

Iraq, Isis rivendica l'attacco contro i militari italiani: "Colpiti 4 crociati vicino Kirkuk"

In un comunicato diffuso tramite l'agenzia di propaganda Amaq, lo Stato islamico rivendica l'attentato contro "quattro crociati e quattro apostati". Di Maio su Facebook: Italia non indietreggia

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"Con l'aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4X4 con a bordo esponenti della coalizione internazionale crociata ed esponenti dell'antiterrorismo peshmerga nella zona di Kifri, con un ordigno, causando la sua distruzione e ferendo quattro crociati e quattro apostati".

E' quanto si legge nel comunicato dell'Isis, diffuso attraverso l'agenzia di propaganda Amaq, con il quale lo Stato Islamico rivendica l'attentato di domenica contro i militari italiani e quelli iracheni.  

Il ministro Di Maio: Italia reagirà
"L'Isis ha appena rivendicato l'attentato in Iraq contro i nostri cinque militari, ai quali mando nuovamente un abbraccio e la vicinanza di tutto il governo. Ebbene, giovedì sarò a Washington proprio per la riunione della coalizione anti Isis. Il messaggio che porterò sarà molto chiaro: l'Italia non indietreggia e mai indietreggerà di un centimetro di fronte alla minaccia terroristica. Lo Stato italiano reagirà con tutta la sua forza di fronte a chi semina terrore e colpisce persone innocenti, tra cui donne e bambini": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, in un messaggio postato sul suo account di
Facebook.

Consiglio supremo Difesa: garantire presenza
"Anche il recente attacco al nostro contingente in Iraq conferma che il terrorismo transnazionale resta la principale minaccia per l'Italia e per tutta la Comunita' Internazionale. E' necessario continuare a garantire la nostra presenza nelle principali aree di instabilita' e contribuire con decisione alle strategie tese a sviluppare un efficace sistema di contrasto comune al fenomeno". Lo si legge nel comunicato diffuso dal Quirinale al termine della riunione del Consiglio supremo di Difesa, presieduta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nel corso della riunione e' stato fatto "un punto di situazione sulle principali aree di crisi, con particolare riguardo all'area del Mediterraneo e del Medioriente, e sulla presenza delle Forze Armate nei diversi teatri operativi.
 
Vertice in Procura
Si e' svolto intanto in Procura a Roma un vertice tra magistrati e carabinieri del Ros in relazione all'attentato avvenuto domenica in Iraq e che ha causato il ferimento di cinque militari italiani. All'attenzione del pm Sergio Colaiocco, una prima informativa su quanto avvenuto.

Una ricostruzione su cui gli inquirenti mantengono il piu' stretto riserbo in quanto, per ragioni di sicurezza, attendono l'evacuazione dei soldati italiani che ancora sono nell'area dove e' avvenuto l'agguato, in particolare nella zona a un centinaio di chilometri dalla citta' di Kirkuk. I pm romani procedono per il reato di attentato con finalita' di terrorismo e lesioni gravissime.

I feriti
Sono "stabili" le condizioni dei cinque militari italiani - due parà del 9/0 reggimento d'assalto Col Moschin dell'Esercito e dei tre uomini del Goi, il gruppo operativo incursori della Marina - feriti nell'attentato nel Kurdistan iracheno. Tre di essi sono in condizioni più gravi: due hanno riportato serie lesioni alle gambe, che hanno comportato delle amputazioni parziali, ed uno è stato operato per una emorragia interna.

Sono tutti  ricoverati in un ospedale militare a Baghdad. Non appena le loro condizioni si saranno stabilizzate e ne sarà possibile il trasporto verranno rimpatriati.