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MONDO

A tre anni dal ritiro delle truppe

Iraq, i marines sul monte Sinjar. "Rapiti 100 yazidi"

Oltre cento soldati statunitensi in aiuto i profughi yazidi. Il Regno Unito ha fornito supporto di intelligence con le forze Sas. La Cnn: "Rapiti cento yazidi, donne e bambini". Ancora attentati a Baghdad: 16 i morti. Convocato per ferragosto consiglio degli Esteri straordinario Ue.

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Baghdad
Obama l'aveva escluso del tutto, ma da questa sera l'esercito statunitense è di nuovo in Iraq. Oltre cento marines sono arrivati sulle montagne del Sinjar in aiuto dei profughi yazidi. Come supporto di intelligence, il Regno Unito ha fornito alcune forze speciali del reparto Sas. Un'operazione che in serata era stata anticipata dal New York Times in un articolo. L'invio di truppe arriva quasi tre anni dopo il ritiro degli ultimi soldati Usa dal Paese. Intanto proseguono i raid degli aerei americani: oggi ne sono avvenuti altri sette,  per fornire viveri e medicine agli Yazidi e contro le postazioni dell'Isis.




Intanto c'è un'altra emergenza: la Cnn ha confermato quella che da giorni era una notizia non certa: il rapimento di cento yazidi, tutte donne e bambini. Lo ha detto al network americano un alto responsabile dello Stato Islamico (Isis): gli yazidi sono stati rapiti una settimana fa a Sinjar, quando i combattenti sono entrati, "uccidendo un alto numero di uomini". "Posso confermare che sono stati portati a Mosul e li convertiremo all'islam", ha aggiunto.   

E nel Paese la situazione si aggrava:  oltre all'avanzata degli jihadisti dello Stato Islamico (Isis) si affianca la crisi politica, in scena a Baghdad. Altre due autobomba sono esplose nel pomeriggio nella capitale provocando 10 morti e 26 feriti. Sono così 16 le vittime e 46 i feriti solo per mercoledì. Intanto dalla tv pubblica il premier Nuri al Maliki grida alla violazione della Costituzione e fa sapere che non si dimetterà.  

L'Alto Rappresentante Ue Catherine Ashton intanto ha convocato per il 15 agosto il consiglio degli Esteri straordinario Ue. Sul tavolo oltre alla crisi in Iraq anche Gaza e Libia. Mentre dagli Stati Uniti la Casa Bianca fa sapere che sta valutando una missione internazionale per salvare i rifugiati yazidi. L'operazione metterebbe le truppe americane a confronto diretto con i combattenti. Dal consiglio Esteri Ue convocato per venerdì su Iraq, Libia e Gaza "deve uscire non solo una dichiarazione di principio condivisa su tutti e tre gli scenari di crisi, ma una decisione su un'azione comune forte e coordinata" ha detto in una nota il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. "È questo l'obiettivo per cui abbiamo insistito sulla necessità di convocare subito un Consiglio Affari Esteri" ha aggiunto Mogherini.

Intanto dopo gli Usa, l'Iran e l'Arabia Saudita, anche il Qatar e il Kuwait hanno dato il loro benestare alla formazione di un nuovo governo di riconciliazione nazionale in Iraq. Ma il premier ancora in carica Nuri al Maliki cerca di resistere, denunciando una "violazione della Costituzione" e accusando gli Stati Uniti di essersene resi complici.