MONDO
Il presidente Usa: "Siamo pronti"
Irma devasta i Caraibi, almeno 10 morti. Paura anche in Florida e in Georgia
Il sindaco di Miami Beach: "Irma è un uragano nucleare". Potenziale impatto devastante su Haiti e Repubblica Dominicana

L'uragano Irma si sta dirigendo verso la Florida e il suo impatto - dice il governatore dello Stato - sarà peggiore del previsto. La contea di Miami deve prepararsi ad alluvioni e venti in grado di minacciare la vita di molte persone"; ordinata l'evacuazione di Miami Beach.
I Caraibi sono stati devastati dal passaggio della perturbazione, con quasi il 90% delle isole di Barbuda andate distrutte (morto un bimbo di due anni, 1.400 senza casa), mentre a Saint-Martin si contano 8 vittime e 21 feriti. Una vittima è registrata pure ad Anguilla.
Alcuni già lo chiamano "Irmageddon". Non si ricorda nulla di così potente e devastante in un'area - quella dei Caraibi - abituata alla furia degli uragani. Ma questa volta è diverso e il bilancio - ancora del tutto provvisorio - potrebbe assumere proprorzioni senza precedenti.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha nascosto la propria preoccupazione per l'avvicinarsi dell'uragano Irma alle coste della Florida. "Siamo molto preoccupati, lavoreremo molto duramente" ha detto Trump, parlando dallo Studio Ovale. "Pensiamo di essere preparati nel modo migliore possibile".
"Anche la Florida è pronta come si può essere per qualcosa di simile, ora è solo una questione di cosa succederà" ha detto Trump, concludendo: "Siamo con la gente della Florida".
Irma "è un uragano nucleare". Così il sindaco di Miami Beach in Florida, Philiph Levine, alla Cnn, commentando la potenza dell'uragano che ha devastato i Caraibi e che punta verso la Florida. A Miami Beach sono in corso evacuazioni.
L'Onu ha calcolato che sono 49 milioni le persone sul cammino dell'uragano e ha annunciato che le agenzie si preparano a fornire una "risposta umanitaria imponente".
Nell'imminenza di quello che si preannuncia come un potenziale impatto devastante dell'uragano Irma, tra oggi e domani ad Haiti e in Repubblica Dominicana, in queste ore la popolazione si sta organizzando con ordine, anche se resta grave preoccupazione per le diverse aree che non si sono ancora riprese dai gravissimi danni causati dall'uragano Matthew dell'anno scorso. È quanto riferisce l'Ong Oxfam che ha operatori sul posto.
Gli scaffali nei supermercati del nord di Haiti sono ormai vuoti e molte persone dalle aree costiere sono state evacuate nell'entroterra e ospitate in scuole ed edifici pubblici. A Cap-Haitien - la seconda città di Haiti con 280.000 abitanti - le squadre di Oxfam sono già al lavoro con le autorità per collaborare all'evacuazione, con l'obiettivo di mettere in salvo più persone possibile. Il governo ha preparato 793 rifugi temporanei in sette dipartimenti e, insieme a Oxfam e ad altre agenzie, sta cercando di evacuare il maggior numero possibile di persone dalla costa.
I Caraibi sono stati devastati dal passaggio della perturbazione, con quasi il 90% delle isole di Barbuda andate distrutte (morto un bimbo di due anni, 1.400 senza casa), mentre a Saint-Martin si contano 8 vittime e 21 feriti. Una vittima è registrata pure ad Anguilla.
Alcuni già lo chiamano "Irmageddon". Non si ricorda nulla di così potente e devastante in un'area - quella dei Caraibi - abituata alla furia degli uragani. Ma questa volta è diverso e il bilancio - ancora del tutto provvisorio - potrebbe assumere proprorzioni senza precedenti.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha nascosto la propria preoccupazione per l'avvicinarsi dell'uragano Irma alle coste della Florida. "Siamo molto preoccupati, lavoreremo molto duramente" ha detto Trump, parlando dallo Studio Ovale. "Pensiamo di essere preparati nel modo migliore possibile".
"Anche la Florida è pronta come si può essere per qualcosa di simile, ora è solo una questione di cosa succederà" ha detto Trump, concludendo: "Siamo con la gente della Florida".
Irma "è un uragano nucleare". Così il sindaco di Miami Beach in Florida, Philiph Levine, alla Cnn, commentando la potenza dell'uragano che ha devastato i Caraibi e che punta verso la Florida. A Miami Beach sono in corso evacuazioni.
L'Onu ha calcolato che sono 49 milioni le persone sul cammino dell'uragano e ha annunciato che le agenzie si preparano a fornire una "risposta umanitaria imponente".
Nell'imminenza di quello che si preannuncia come un potenziale impatto devastante dell'uragano Irma, tra oggi e domani ad Haiti e in Repubblica Dominicana, in queste ore la popolazione si sta organizzando con ordine, anche se resta grave preoccupazione per le diverse aree che non si sono ancora riprese dai gravissimi danni causati dall'uragano Matthew dell'anno scorso. È quanto riferisce l'Ong Oxfam che ha operatori sul posto.
Gli scaffali nei supermercati del nord di Haiti sono ormai vuoti e molte persone dalle aree costiere sono state evacuate nell'entroterra e ospitate in scuole ed edifici pubblici. A Cap-Haitien - la seconda città di Haiti con 280.000 abitanti - le squadre di Oxfam sono già al lavoro con le autorità per collaborare all'evacuazione, con l'obiettivo di mettere in salvo più persone possibile. Il governo ha preparato 793 rifugi temporanei in sette dipartimenti e, insieme a Oxfam e ad altre agenzie, sta cercando di evacuare il maggior numero possibile di persone dalla costa.