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MONDO

Medio Oriente

Allarme Onu: 15mila combattenti stranieri verso Iraq e Siria per combattere con l'Isis

In Svizzera arrestati 3 iracheni sospettati di pianificare un attentato in Europa. A ovest di Baghdad scatta la rappresaglia dello "Stato islamico": centinaia di morti nelle fosse comuni

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Un numero di combattenti stranieri "senza precedenti" che si sono uniti allo jihad, da Paesi che non avevano mai fornito "manodopera" al terrorismo islamico. E' l'allarme lanciato dall'Onu in un rapporto di cui il quotidiano britannico Guardian ha avuto un'anticipazione. Sono "quindicimila" i "foreign fighters" partiti alla volta della Siria e dell'Iraq per combattere accanto all'Isis o ad altri gruppi estremisti. Intanto, tre cittadini iracheni, presunti simpatizzanti dello Stato islamico sospettati di aver pianificato un attacco terroristico in Europa, sono stati arrestati dalla Procura svizzera e si trovano in carcerazione preventiva da fine marzo. Lo ha confermato il Ministero pubblico della Confederazione (Procura). Il caso, recentemente reso noto dai media, "non era stato confermato ufficialmente per non compromettere l'esito delle indagini in corso nel nostro Paese e all'estero", si spiega in un comunicato.  

Fosse comuni a ovest di Baghdad
"Centinaia di uomini appartenenti alla tribù Albonemer sono stati sepolti in una fossa comune a Heet, 130 chilometri a ovest di Baghdad". Lo affermano testimoni all'agenzia di stampa turca Anadolu, aggiungendo che gli uomini erano stati sequestrati e poi uccisi per vendetta contro la loro tribù che aveva cercato di impedire all'Isis di conquistare la zona situata a ovest di Baghdad. L'Isis ha anche lanciato un appello ai musulmani egiziani a "sostenere gli eroi e i leoni del Sinai che non temono nulla per la creazione di uno Stato islamico". Il video è stato postato da un sito jihadista con la bandiera nera, il 22 ottobre. Il 24 ottobre una serie di attentati ha fatto strage di militari egiziani nel nord della penisola. Il video mostra dei cartelli con foto e messaggi e il sottofondo di una canzone che inneggia allo jihad. Secondo quanto si legge, i Fratelli musulmani hanno rinunciato alla sharia ed è per questo che hanno avuto solo "umiliazione e carcere".

Miliziani contro i Fratelli musulmani
"Avete taciuto di fronte all'onore violato delle donne musulmane violentate dai cani di Sisi", proseguono le scritte. "Svegliatevi musulmani, e sostenete i jihadisti che lottano contro i tiranni, sostenete i mujaheddin che difendono la religione e l'onore". Il leader dello "Stato islamico" Abu Bakr al Baghdadi, intanto, è stato nominato capo del Califfato di Derna, città all'est della Libia controllata dai jihadisti. Lo riferiscono media locali. Una bomba artigianale è esplosa contro la tribuna del Consiglio della gioventù islamica, affiliata all'Isis, durante le celebrazioni in piazza per la nomina.