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ITALIA

Il braccio di ferro sui migranti

L'ispezione medica sulla Open Arms: stanchi e provati. Non ci sono patologie rilevanti

Open Arms: miserabile chi utilizza 107 persone come ostaggi. La replica di Salvini: l'ong li tiene in ostaggio per attaccare me 

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I 107 migranti rimasti a bordo della nave Open Arms, dopo lo sbarco dei 27 minori non accompagnati, sono "molto stanchi e provati dalla lunga permanenza sulla barca", ma non sarebbero emerse "patologie particolari importanti, dal punto di vista medico". E' quanto emerge dalla relazione stilata dalla Squadra mobile di Agrigento che ieri ha ispezionato per oltre tre ora la nave Ong. Gli uomini della Mobile agrigentina erano accompagnati dalla Guardia costiera e da due medici della Sanità marittima. La relazione è adesso al vaglio della Procura di Agrigento che indaga per sequestro di persona e per violenza privata. Secondo quanto si apprende, non sarebbero emerse particolari criticità igienico-sanitarie da far scattare l'emergenza.

I 107 naufraghi sono ammassati da 17 giorni sul ponte dell'imbarcazione, dormono per terra senza alcun materassino, si coprono con lenzuoli e tovaglie, e secondo la Ong sono psicologicamente stremati.       

Secondo la relazione dei medici del Cismo ci sarebbero casi di scabbia ma non ci sono al momento conferme istituzionali al riguardo. E' certo, invece, che ancora non è stata disposto alcuno sgombero, con la Open Arms ancora alla fonda davanti a Lampedusa, di fronte a Cala Francese.

Open Arms: miserabile chi utilizza 107 persone come ostaggi 
"Miserabile è chi utilizza 107 esseri umani 'senza nome' e dei voluntar@ come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista. Complici, tutti quelli che lo permettono e si prendono gioco del loro dolore". Lo scrive in un tweet la Ong spagnola ricordando che la nave è da 17 giorni in mare in attesa di un porto sicuro.


Salvini: ong li tiene in ostaggio per attaccare me
"Da 17 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi 'signori' tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l'Italia. Non mi fate paura, mi fate pena. Io non mollo". Così su Twitter il vicepremier Matteo Salvini in risposta a un tweet della ong Open Arms. 


Lo sbarco di 27 minori
Ieri il primo passo per la soluzione dello stallo. Dopo la richiesta del premier Giuseppe Conte, è stato dato il via libera allo sbarco di 27 minori non accompagnati, che sono stati trasbordati  su due motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia costiera e poi sono scesi a terra sull'isola. I 27 minori sono stati portati dalla polizia nell'hotspot in contrada Imbriacola. Si tratta di 13 eritrei, 5 sudanesi, due del Ciad, due del Gambia, un ghanese, un maliano, un nigeriano, un etiope e un egiziano. C'è intanto la disponibilità di Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna per condividere gli oneri dell'ospitalità per tutte le persone a bordo. 

Conte aveva scritto a Salvini: sbarcare subito i minori
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva scritto una seconda lettera al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ribadendo tra l'altro la richiesta di far sbarcare immediatamente i minori dalla nave. La lettera è stata scritta in seguito al carteggio tra Conte e Salvini a Ferragosto. 

La risposta a Conte: pericoloso precedente 
Nella lettera con cui risponde al Presidente del Consiglio, il ministro dell'Interno Salvini prende atto della decisione del premier "che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della nave Open Arms"; scrive che darà, suo "malgrado" e "come ennesimo esempio di leale collaborazione", disposizioni "affinché non vengano frapposti ostacoli" all'esecuzione di tale "esclusiva determinazione" di Conte; e ribadisce la propria determinazione a "perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l'affermazione delle regioni di diritto" elencate nella prima parte della missiva, "perché coerentemente e profondamente convinto delle mie ragioni e per evitare" che la decisione del presidente del Consiglio per il caso Open Arms "costituisca un pericoloso precedente per tutti coloro che potranno ritenere normale individuare il nostro Paese come unico responsabile dell'accoglienza e assistenza di tutti i minori non accompagnati (o presunti tali) presi a bordo in qualsiasi angolo del Mediterraneo o del mondo".