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MONDO

Yom ha-Shoah

Israele si ferma per ricordare le vittime della Shoah

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Al suono delle sirene la vita si è fermata oggi in Israele per due minuti di raccoglimento in occasione del Yom ha-Shoah, la giornata di lutto nazionale in cui vengono ricordati sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti.

Per volere dei fondatori di Israele, questa giornata precede di una settimana il giorno dell'Indipendenza nazionale, che viene celebrato in base al calendario ebraico.

Ieri in una cerimonia al museo Yad Vashem di Gerusalemme il premier Benyamin Netanyahu ha dichiarato solennemente che israele impedirà che la shoah si ripeta. Ha anche avvertito che l'antisemitismo "non è morto nel bunker di Hitler" e ha messo in guardia dalle sue nuove espressioni non solo "nell'Islam estremista" ma anche, ha precisato, in democrazie occidentali.

In Israele vivono oggi oltre 190 mila sopravvissuti alla Shoah. Nel corso della giornata in tutto il paese si tengono cerimonie commemorative, le principali delle quali alla knesset (parlamento), nel cimitero del Monte Herzl di Gerusalemme e nei kibbutzim di Yad Mordechai e di lohamey ha-Getaot.