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MONDO

Misure anti pandemia

Covid, Israele chiude l'aeroporto "Ben Gurion" fino al 31 gennaio

Per contenere gli arrivi degli stranieri, alla luce delle nuove varianti del virus

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Israele ha deciso di chiudere il suo principale aeroporto, il Ben Gurion, fino al 31 gennaio per contenere la diffusione del Covid-19.

La decisione è stata annunciata dal premier, Benjamnin Netanyahu, in apertura di una riunione di gabinetto in cui sono state discusse misure per contenere gli arrivi degli stranieri alla luce delle nuove varianti del virus, hanno riferito i media israeliani.

"Siamo più avanti di ogni altro Paese del mondo, nessuno ha fatto quello che stiamo facendo", ha detto Netanyahu nell'annunciare la chiusura dell'aeroporto internazionale situato tra Tel Aviv e Gerusalemme.

Nella riunione il ministro della Difesa, Benny Gantz, ha annunciato un giro di vite contro i trasgressori delle misure anti-Covid con multe più alte. Intanto Israele, dove un quarto della popolazione ha già ricevuto la prima dose del vaccino, ha avviato l'immunizzazione della fascia d'età 16-18 anni per permettere ai ragazzi di prendere parte agli esami di fine anno in presenza.

Il Paese è attualmente nel suo terzo lockdown e Netanyahu, atteso da nuove elezioni, ha permesso che il Paese potrà superare l'emergenza già a febbraio.

Dopo vaccino calano i ricoveri di ultrasessantenni
I primi dati raccolti da una cassa mutua israeliana, la Maccabi, sembrano indicare un netto calo dei ricoveri in ospedale degli ultrasessantenni, tre settimane dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer.

Il Times of Israel scrive che, per i vaccinati con più di 60 anni, dal 23° giorno in poi, ossia da due giorni dopo la seconda vaccinazione, i ricoveri sono calati del 60% rispetto ai dati raccolti per la stessa categoria nei giorni immediatamente seguiti alla prima vaccinazione. I dati si riferiscono a un campione di oltre 50mila pazienti.

Un ricercatore dell'istituto Weizman di Rehovot, il professore Eran Segal, scrive che tra i malati gravi ricoverati in Israele per Coronavirus, si nota un calo di quanti hanno oltre 60 anni e un netto aumento di quelli compresi tra 40 e 50. Il ricercatore avverte che al momento si tratta solo di una correlazione di dati e che non è ancora possibile stabilire che si tratti di una conseguenza della vaccinazione di massa degli ultra sessantenni.