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ECONOMIA

Per 3,2 mln famiglie la pensione è l'unica fonte di reddito

Istat: diminuiscono i pensionati, aumenta il reddito. Alle donne 6mila euro in meno degli uomini

Nel 2016 i pensionati sono circa 16,1 milioni e percepiscono in media 17.580 euro lordi, 257 euro in più rispetto all'anno precedente 

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Le donne sono il 52,7% dei pensionati e ricevono in media importi annuali di circa 6mila euro inferiori a quelli degli uomini. Lo rileva l'Istat spiegando che per gli importi medi delle pensioni, le differenze di genere rimangono marcate, ma tendono a ridursi (per le pensioni di vecchiaia, dal +72,6% a favore degli uomini nel 2005 al +62,1% del 2016).  

Pensioni più basse al Sud
Aumentano invece le differenze territoriali: "l'importo medio delle pensioni del Nord-est supera del 18,2% quello delle pensioni del Mezzogiorno (era il 17,3% nel 2015), quasi il doppio rispetto al divario dell'8,8% del 1983 (primo anno per cui i dati sono disponibili)",.

Pensionati diminuiscono, aumenta reddito
Nel 2016 i pensionati sono circa 16,1 milioni e percepiscono in media 17.580 euro lordi, 257 euro in più rispetto all'anno precedente (la media era di 17.323 euro). Lo rileva l'Istat specificando tra il 2015 e il 2016 il numero di pensionati scende di 115mila unità: "i nuovi pensionati (quelli che hanno iniziato a percepire una pensione tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016) sono infatti meno numerosi dei pensionati cessati, quelli cio che nello stesso periodo hanno smesso di percepire trattamenti pensionistici (575mila contro 689mila).  I redditi dei nuovi pensionati - continua l'Istat nella sua rilevazione sulle condizioni di vita dei pensionati - sono mediamente inferiori a quelli dei cessati (15.024 euro contro 16.673 euro) e a quelli dei pensionati sopravviventi (17.675 euro), percettori cioè di trattamenti sia nel 2015 sia nel 2016 che, nel corso del pensionamento, possono aver cumulato ulteriori pensioni (spesso di reversibilità)  rispetto a quella con cui sono entrati nello stato di pensionamento.  L'Istat osserva poi il calo nel numero dei pensionati per tutte le tipologie pensionistiche, a eccezione delle pensioni sociali e di invalidità civile.   " ovviamente più marcato tra le pensioni di guerra (-6,7%),  di invalidità previdenziale (-5,5%) e tra le indennitarie (-2,3%)", fa notare l'Istituto di statistica aggiungendo che in termini assoluti, le diminuzioni più rilevanti si riscontrano tra i pensionati di vecchiaia (quasi 94mila in meno), tra quelli di invalidità previdenziale (circa 57mila in meno) e tra i superstiti (quasi 29mila in meno). Sono invece in aumento i pensionati sociali (+5mila circa) e quelli d'invalidità civile (+52mila). 

Per 3,2 mln famiglie pensione unica fonte di reddito
Per circa 3,2 milioni di famiglie, ossia il 26,4% dei nuclei di cui fa parte un 'nonno', le prestazioni ai pensionati sono l'unica fonte monetaria di reddito. E' quanto si evince da un report dell'Istat sulle condizioni di vita dei pensionati. Sono oltre 12 milioni le famiglie con pensionati: dalle tabelle si evince che per il 63,3% di queste, i trasferimenti pensionistici sono oltre il 75% del reddito familiare disponibile (unica fonte di reddito per il 26,4%).La stima del reddito netto medio delle famiglie con pensionati è pari a 29.230 euro, circa 1.400 euro in meno di quello delle famiglie senza pensionati (30.650 euro). 

Pensionati che lavorano in calo a 436.000 unità  
Nel 2016, i percettori di pensione che risultano occupati sono 436mila (-15,5% rispetto al 2011) uomini in tre casi su quattro; l'85,8% svolge un lavoro autonomo, quasi i due terzi risiede nelle regioni settentrionali e il 54,0% ha conseguito al massimo la licenza media. E' quanto emerge da un rapporto dell'Istat sul livello di vita dei pensionati italiani, da cui emerge che che complessivamente i pensionati italiani nel 2016 sono 16,1 milioni.