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Coronavirus

Dati Eurostat

2020. Italia terza in Europa per aumento rischio povertà

Le stime sulla disparità di reddito nel 2020 - anno della pandemia - segnano un -7% nel reddito medio della popolazione in età lavorativa. I paesi più a rischio Spagna, Croazia, Italia, Slovenia e Grecia, Estonia in miglioramento

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Nel 2020, l'anno della pandemia, il reddito da lavoro medio della popolazione in età lavorativa (18-64 anni) nell'Ue è diminuito del 7% rispetto al 2019. Tuttavia, il reddito familiare disponibile medio e il tasso di rischio di povertà sono rimasti stabili a livello europeo, ma con tendenze diverse tra i Paesi e l'Italia tra quelli dove l'incremento del tasso di rischio povertà è stato più alto.

Lo comunica Eurostat che oggi ha diffuso le prime stime sulla disparità di reddito nel 2020. "Le perdite che riguardano il reddito da lavoro - si legge nella nota dell'Eurostat - sono in gran parte dovute all'aumento senza precedenti del numero di lavoratori assenti dal lavoro o a orari ridotti. Tuttavia, i consueti trasferimenti e tasse governativi, nonché le politiche temporanee, hanno contribuito a compensare l'impatto della crisi Covid-19 sul reddito disponibile delle famiglie".

"Questi regimi temporanei - sottolinea Eurostat - hanno svolto un ruolo importante nella stabilizzazione dei salari e del reddito delle famiglie, in particolare per quelle a reddito più basso. Sebbene le persone a basso reddito siano state maggiormente colpite dalla crisi Covid-19, questi regimi temporanei hanno contribuito a compensare le loro perdite di reddito. I benefici retributivi seguono una distribuzione progressiva, essendo più elevati per chi ha redditi più bassi".

A livello dell'Ue, il reddito familiare disponibile e il tasso di rischio di povertà sono rimasti stabili nel 2020, ma la situazione è variata tra gli Stati membri dell'Ue. Rispetto al 2019, tra gli Stati membri con dati statisticamente significativi, i maggiori aumenti del tasso di rischio di povertà della popolazione in età lavorativa sono stati osservati in Spagna, Croazia, Italia, Slovenia e Grecia. In circa la metà degli Stati membri, il tasso di rischio di povertà è rimasto stabile nel 2020, mentre è diminuito in Estonia.