MONDO
Roma
Italia-Usa, Mattarella a Pence: gli Usa aiutino su Libia, i dazi indeboliscono la solidarietà Nato
Il vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ricevuto in visita ufficiale dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella
Dopo essere stato salutato dal picchetto d'onore nel cortile del Quirinale, il vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence è stato accolto dal capo dello Stato Sergio Mattarella. "Grazie per la sua forte leadership", ha detto Pence rivolto al presidente della Repubblica.
Il vice presidente Usa ha anche ringraziato Mattarella per la sua presenza ieri a Gerusalemme alle commemorazioni per il 75esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz.
Durate i saluti iniziali, Pence ha anche ricordato al presidente della Repubblica come gli Stati Uniti abbiano "accolto milioni di italiani" sul proprio territorio e che anche suo nonno era un immigrato di origine irlandese. Mattarella e Pence si sono poi ritirati per il loro bilaterale, al quale farà seguito l'incontro del vice presidente Usa con il premier Giuseppe Conte.
Mattarella ha colto l'occasione per un appello agli Usa: "La Libia per l'Italia è una questione di primaria importanza perché lo stato di guerra nel Paese è motivo di estrema preoccupazione ed è quindi decisivo che gli Stati Uniti spendano il loro peso politico per rendere permanente il "cessate il fuoco" e passi avanti della Conferenza di Berlino".
L'alleanza atlantica non è solo uno strumento militare ma anche "una comunità di valori" ed è difficile immaginare un avanzamento della collaborazione con l'immissione di nuovi strumenti commerciali come i dazi. Così Mattarella a Pence, sottolineando quanto sia difficile incrementare la collaborazione transatlantica con strumenti come i dazi che "attenuano la solidarietà".
Il vice presidente Usa ha anche ringraziato Mattarella per la sua presenza ieri a Gerusalemme alle commemorazioni per il 75esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz.
Durate i saluti iniziali, Pence ha anche ricordato al presidente della Repubblica come gli Stati Uniti abbiano "accolto milioni di italiani" sul proprio territorio e che anche suo nonno era un immigrato di origine irlandese. Mattarella e Pence si sono poi ritirati per il loro bilaterale, al quale farà seguito l'incontro del vice presidente Usa con il premier Giuseppe Conte.
Mattarella ha colto l'occasione per un appello agli Usa: "La Libia per l'Italia è una questione di primaria importanza perché lo stato di guerra nel Paese è motivo di estrema preoccupazione ed è quindi decisivo che gli Stati Uniti spendano il loro peso politico per rendere permanente il "cessate il fuoco" e passi avanti della Conferenza di Berlino".
L'alleanza atlantica non è solo uno strumento militare ma anche "una comunità di valori" ed è difficile immaginare un avanzamento della collaborazione con l'immissione di nuovi strumenti commerciali come i dazi. Così Mattarella a Pence, sottolineando quanto sia difficile incrementare la collaborazione transatlantica con strumenti come i dazi che "attenuano la solidarietà".