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MONDO

Entro domani il governo greco dovrà approvare 4 misure

Grecia. Le misure imposte dall'Europa ad Atene: la scheda

Riforma dell'Iva e delle tasse, quella del sistema pensionistico, il codice di procedura penale per snellire i processi, le liberalizzazioni e il mercato del lavoro. Sono alcune delle rigide misure imposte dall'Europa alla Grecia in cambio del terzo piano di aiuti che va dagli 82 agli 86 miliardi

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Un manifestante greco (LaPresse)
Atene
La Grecia ha i "giorni contati". Entro domani il Parlamento di Atene dovrà infatti votare alcune tra le più importanti misure richieste dall'Europa in cambio del terzo piano di salvataggio che va dagli 82 agli 86 miliardi circa. 

Riforma dell'Iva e tasse
La riforma dell'Iva deve essere approvata entro domani. La razionalizzazione dell'Iva - che comprenderà un unico sistema di tre aliquote al 23, al 13 e al 6% - dovrà essere valido per tutta il Paese comprese le isole. Poi l'impegno a eliminare le agevolazioni per alcune categorie come gli agricoltori.

Riforma previdenziale
Una delle misure più urgenti è quella del sistema pensionistico. Atene si era impegnata a implementare le riforme 2010 e 2012: età pensionabile alzata entro il 2022 a 67 anni (o 62 con 40 anni di contributi), penalizzazione dei pensionamenti anticipati ed eliminazione progressiva dell'Elkass (entro il 2019), il sussidio destinato alle pensioni più basse. L'Eurosummit chiede poi ad Atene provvedimenti più incisivi entro ottobre, a cominciare dall'azzeramento degli effetti delle decisioni sulle pensioni della Corte costituzionale che annullarono i tagli del 2012.

Conti pubblici e tagli automatici 
I creditori chiedono ad Atene, in ottemperanza del Patto di stabilità, di rendere subito operativo il Consiglio di bilancio e di introdurre tagli quasi automatici in caso di scostamento dagli obiettivi di avanzo primario. Dopo le ultime trattative pre vertice, Grecia  e creditori si erano accordati sugli obiettivi di medio termine di surplus primario: 1% nel 2015 e poi 2,3% e 3,5%. 

Riforma del codice di procedura civile
I creditori chiedono inoltre ad Atene di riformare il codice di Procedura civile per lo snellimento dei processi. La richiesta è stata fatta per colmare i ritardi nei tempi della giustizia civile, tagliare le lungaggini  burocratiche e garantire rispetto dei contratti e certezza dei pagamenti. I leader dell'Eurozona chiedono ad Atene di adottare il nuovo codice entro il 22 luglio.

Direttiva europea su crisi bancarie
Atene entro il 22 luglio dovrà recepire la direttiva europea sulla gestione delle crisi
bancarie.  Dal 2016 - dice la direttiva - i salvataggi e le ritrutturazioni bancarie non dovranno gravare su Stati e contribuenti, ma sui privati, quindi i correntisti con depositi superiori ai 100mila euro.

Liberalizzazioni
Le liberalizzazioni chieste dai creditori riguardano soprattutto il mercato dei prodotti (aperture domenicali, sconti, proprietà delle farmacie) e quello del lavoro con l'accesso a professioni e settori chiusi, compreso il trasporto via mare che, invece, Atene anche nella sua ultima proposta pre vertice aveva escluso.

Mercato del lavoro
Ad Atene viene chiesta una revisione della contrattazione collettiva comprese le norme sui licenziamenti con calendario e approccio concordato con le istituzioni.

Il fondo per le privatizzazioni
L'Europa chiede inoltre l'istituzione di un fondo indipendente in cui far confluire gli asset da privatizzare: dal fondo - che dovrebbe garantire entrate per circa 50 miliardi - 25 per capitalizzare le banche, 12,5 per la riduzione del debito e altri 12,5 per gli investimenti. Il fondo, con sede ad Atene, sarà gestito dalle autorità greche con la supervisione di quelle europee.

La Troika ad Atene
Un'altra condizione imposta ad Atene in cambio del piano di salvataggio, è il ritorno della Troika (Bce Fmi e Ue) nel Paese. Il governo dovrà lavorare con le tre istituzioni sulla legislazione in aree ritenute importanti. Questa è una delle condizioni più dure per il popolo greco e per Syriza che tanto si era battuta per evitarla.

No a taglio debito, ma margine di manovra su allungamento periodo di grazia
Nel testo finale dell'Eurosummit si fa riferimento alla difficile sostenibilità del debito greco. Si concederanno ad Atene - nell'ambito del futuro programma di aiuti erogati dal Fondo Salva-Stati - possibili misure addizionali per assicurare la sostenibilità. Non ci sarà, come voluto dalla Germania, alcun taglio del valore nominale. Ma sembra esserci un margine di manovra per l'allungamento del periodo di grazia (quello in cui non si pagano gli interessi) e il riscadenzamento dei rimborsi.