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MONDO

Cantlie ostaggio in Siria dal 2012

Isis, l'ostaggio inglese John Cantlie annuncia un attacco negli Stati Uniti

L'uso di un ordigno nucleare importato negli Usa è "improbabile". Forse l'Isis farà ricorso a tonnellate di esplosivo. L'annuncio shock sulla rivista del Califfato "Dabiq"

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L'ultimo numero di Dabiq, la rivista dell'auotproclamato Stato Islamico, mostra in copertina il segretario di Stato americano John Kerry. All'interno, il reporter inglese ostaggio dell'Isis, John Cantlie, delinea uno scenario agghiacciante: un attacco dei jihadisti negli Stati Uniti, con un ordigno nucleare o forse con qualche tonnellata di esplosivo, che ridicolizzerà "gli attacchi del passato". 

Cantlie, un corrispondente e fotografo di guerra rapito in Siria nel 2012, in un primo momento annuncia un attacco con un ordigno nucleare che sarebbe stato "importato" dal Pakistan negli Stati Uniti, attraverso la Libia, poi la Nigeria e infine il Sudamerica e il Messico, "sfruttando le tratte del traffico di droga ed esseri umani": Poi definisce questo scenario "improbabile". Infine, fa riferimento a "qualche tonnellata di esplosivo".

La rivista del Califfato
Il nuovo numero della rivista dell'Isis si apre con la celebrazione degli attentatori del Texas, che hanno attaccato l'evento dedicato alle vignette su Maometto a inizio maggio. Proprio in quell'occasione, l'Isis lanciò una minaccia contro gli Usa: "Quello che sta arrivando, sara' piu' doloroso e piu' amaro". Dabiq prosegue poi con una serie di articoli contro i Paesi della Coalizione a guida Usa e contro la Coalizione nazionale siriana.

Per la prima volta dalla sua uscita, il magazine contiene anche diversi "messaggi pubblicitari" che rimandano a "compilation" e "top10" dei video prodotti dai media dell'organizzazione in questi mesi. Molti di questi videomessaggi mostrano le decapitazioni di ostaggi americani e inglesi ad opera degli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi. 

Cantlie, l'ostaggio-megafono dell'Isis
John Cantlie è nelle mani dell'Isis da più di due anni. È stato rapito in Siria nel novembre del 2012 insieme al reporter americano James Foley (la cui decapitazione è stata mostrata in un video poi censurato in tutto il mondo), dopo essere scampato a un primo sequestro. Lo Stato islamico ha deciso di utilizzarlo per la sua propaganda: Cantlie è così diventato una sorta di "inviato speciale" dei terroristi, dentro i territori governati dai miliziani. 

A febbraio, Cantlie si era rivolto alla sua famiglia: "Dimenticatevi di me", "andate avanti con le vostre vite" aveva scritto in una lettera pubblicata su Dabiq, ringraziando i suoi parenti per gli "infaticabili sforzi" per il suo rilascio.