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POLITICA

Il voto in Aula mercoledì prossimo

Jobs Act, Bersani: "Saremo leali verso il partito e il governo"

Il ministro delle Riforme Boschi sui tempi di approvazione: "Non c'è data data tassativa, ma ok prima possibile"

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Roma
Il Jobs Act approda a Palazzo Madama e, dopo il via libera della direzione del Pd che ha appoggiato la linea del premier Renzi, in Aula è iniziata la discussione generale sulla riforma del lavoro. Sull'esito dell'iter della delega, Renzi si dice ottimista : "Credo che la gente stia dalla nostra parte, non dalla parte dei sindacati". Il governo, intanto, prende tempo sull'emendamento sull'articolo 18 e la  minoranza del Partito democratico conferma quelli già presentati mentre il voto è slittato a mercoledì prossimo. Al voto finale - ha detto l'ex segretario Pd Bersani interpellato alla Camera - "certamente non mancherà la lealtà verso il partito e il governo. Anzi, più netta è la chiarezza delle opinioni, più può poi emergere il senso di responsabilità. Dove non sono d'accordo - conclude Bersani - lo dico ma non ho bisogno di farmi spiegare la ditta dai neofiti".

"Un odg sarebbe insufficiente. Già la delega è generica...", dice il senatore Pd, Federico Fornaro, bocciando così l'ipotesi che il governo si limiti a presentare un ordine del giorno e non un emendamento al Jobs Act per recepire le decisioni assunte nella direzione del Pd. Fornaro fa parte della quarantina di senatori che hanno presentato un pacchetto di emendamenti alla legge delega.
 
 Rispondendo a chi gli chiede se è escluso il ricorso al decreto per il Jobs Act, il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi dice che "per ora c’è lo strumento della delega. Il ministro Poletti- aggiunge Boschi - sta valutando in queste ore se presentare un emendamento o ritenere sufficiente il testo della delega e tradurre l'accordo politico nei decreti delegati. Aspettiamo che il ministro faccia la sua valutazione. Sarà un ordine del giorno? Vediamo...".

"Non ci sono tempi tassativi - ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e l'impegno è" approvare la riforma "il prima possibile". E’ la risposta del ministro alla domanda se l'obiettivo è quello di approvare il Jobs Act entro l'8 ottobre, cioè il giorno in cui a Milano ci sarà un vertice europeo sul lavoro. 

A margine di un convegno di sindaci europei in Campidoglio a Roma, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, rispondendo a una domanda relativa al possibile voto di fiducia sulla riforma dl mercato del lavoro, ha detto che "sul Jobs Act la discussione può procedere serena, se mi si chiede un'opinione. Ma come andrà lo deciderà il Senato".