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MONDO

La chiesa ortodossa russa in Ucraina ne chiede la revoca

Kiev prepara il gay pride ma è un coro di critiche contro l'evento

L'opinione pubblica ucraina accusa gay e lesbiche di “mancanza di sensibilità” per aver organizzato la festa mentre arrivano bare con militari caduti sui campi di battaglia

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Il Gay Pride a Kiev sarà antirusso, ma rischia di provocare scontri e disordini. Gay e lesbiche ucraini lanceranno il festival Kievpride-2014 che si svolgerà nella capitale ucraina dal 30 giugno al 6 luglio sotto il segno dell’unità nazionale e a sostegno della politica antirussa del governo.
Gli organizzatori affermano di voler contrastare l’aggressione dall’estero contro il loro paese e contrastare in modo pacifico ogni tipo d’intolleranza, odio e xenofobia, invocando la popolazione a raggiungere conciliazione e concordia nazionale.
Uno degli organizzatori dell’evento, Nazarij Boyarskij, ha dichiarato che la comunità LGBT ucraina è a favore di un'Ucraina forte e unita in grado di costruire stretti legami con l’Unione Europea. Alcuni partner stranieri hanno garantito il sostegno a Kievpride-2014. L’ambasciata svedese ha spalancato le porte, proponendo alle minoranze sessuali lo scambio di opinioni e utili contatti. 
Tuttavia non tutti condividono l’entusiasmo della comunità LGBT. Le frange oltranziste ed estremiste dei nazionalisti ucraini che pure sostengono il governo in carica hanno già espresso la loro avversione per l’evento. 
Artem Skoropadskij, addetto stampa del “Settore destro”, in un’intervista concessa a un radio lettone ha dichiarato che i militanti della sua organizzazione hanno giurato di “sradicare il male che è venuto al mondo sotto forma di LGBT”.
Le autorità municipali di Kiev, malvolentieri, hanno concesso una protezione ai partecipanti dai reparti speciali della polizia.
La chiesa ortodossa russa in Ucraina, appartenente al Patriarcato di Mosca, ha chiesto agli organizzatori di revocare l’evento, definendolo “una manifestazione del peccato”.
Molti influenti blogger ucraini hanno invece accusato gay e lesbiche ucraine di “mancanza di sensibilità” e di “cinismo” per aver organizzato la festa mentre il paese è dilaniato dalla guerra fratricida e nella capitale ucraina arrivano le bare con i militari caduti sui campi di battaglia.