MONDO
Nuovi scontri tra folla e polizia
Ucraina: a Kiev continua la battaglia. Ex ministro Difesa chiama i manifestanti alle armi
Conflitto ancora acceso. Due morti oggi, dopo i cinque dei giorni scorsi. Il governo:"D'ora in poi gli oppositori che manifestano in piazza Indipendenza e quelli che occupano edifici pubblici nel centro di Kiev saranno considerati estremisti. In caso di pericolo saremo costretti a usare la forza". Letta: violenza "inammissibile"

Kiev ancora come un campo di battaglia, due persone sono morte oggi: un poliziotto è stato ucciso, mentre un manifestante ferito nei giorni scorsi stamattina ha perso la vita. Si è rotta insomma la fragile tregua iniziata due giorni fa e non è servita la timida apertura del presidente Yanukovich che ieri aveva annunciato un rimpasto di governo e la modifica di quelle leggi considerate dalla protesta 'liberticide'.
Ex ministro Difesa chiama i manifestanti alle armi
L'ex ministro della Difesa Anatoli Gritsenko ha chiesto ai dimostranti antigovernativi che hanno armi regolarmente registrate di portarle con sé per difendere piazza Maidan, cuore della protesta a Kiev. "Dato che le autorità non proteggono le vite delle persone - ha detto Gritsenko - chiedo a coloro che detengono armi legalmente di venire a difendere Maidan e di pattugliare le strade del centro con le armi. Io - ha aggiunto - sarò il primo. Ho una pistola con me adesso".
Sono stati liberati, intanto, i due poliziotti che, secondo il governo ucraino, erano trattenuti nella sede dell'amministrazione comunale, a Kiev, occupata dai manifestanti da oltre due mesi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno. Il governo ucraino aveva minacciato di intervenire pesantemente qualora i due non fossero stati rilasciati; ma l'opposizione negava di averli catturati.
Governo, manifestanti saranno considerati "estremisti"
La polizia considererà d'ora in poi gli oppositori che manifestano in piazza Indipendenza e quelli che occupano edifici pubblici nel centro di Kiev alla stregua di "estremisti": lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Vitaly Zakharchenko. "Abbandonate i radicali, nessuno vuole contrastare una protesta pacifica, e andatevene in qualsiasi altro luogo sicuro", ha detto, in un appello rivolto ai leader dell'opposizione. "Quelli rimasti a piazza Indipendenza e negli edifici occupati saranno considerati come appartenenti a gruppi estremisti. E in caso di pericolo saremo costretti a usare la forza".
Letta: violenza "inammissibile"
"In ucraina occorre che si fermi la violenza e riparta il dialogo. Quanto sta accadendo
in queste ore a Kiev è inammissibile. guardiamo con angoscia a questa crescita continua degli scontri e della repressione. L'Unione Europea non può accettare un'evoluzione così
drammatica degli eventi". E' quanto dichiara in una nota il presidente del consiglio, Enico Letta.
Manifestanti sgomberano ministero Energia
I dimostranti del gruppo civico Spilna Sprava (Causa comune) hanno sgomberato il palazzo del ministero dell'Energia dopo l'intervento del capo del dicastero, Eduard Stavitski. I militanti di Spilna Sprava continuano comunque a bloccare l'ingresso dell'edificio e consentono di entrarvi solo agli addetti ai servizi di emergenza. Lo riferisce
il Kyiv Post. Cinque piani dell'edificio che ospita il ministero dell'Energia, a Kiev, erano infatti stati occupati dai manifestanti del gruppo civico 'Spilna Sprava'. Il palazzo si trova in viale Khreshatik 30, non lontano da piazza Maidan, cuore della protesta 'europeista' ormai fondamentalmente antigovernativa.
Nuovo vertice tra Ianukovich e leader opposizione
Il presidente ucraino Viktor Ianukovich incontra oggi i tre principali leader dell'opposizione parlamentare in un vertice che punta a trovare un compromesso per la fine della grave crisi politica che sta investendo il Paese.
"La guerra del governo contro il popolo"
Un poliziotto ucciso
Un poliziotto ucraino di 27 anni è stato ucciso nella notte a Kiev mentre tornava in un dormitorio delle forze speciali 'Berkut' dopo aver finito il suo turno di lavoro. Lo sostiene il ministero dell'Interno ucraino. Il giovane è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco in testa. Il ministro dell'Interno ucraino, Vitaly Zakharchenko, accusa i dimostranti di avergli sparato alla testa. Lo riporta il Kiev Post. Il ministro in una nota ha accusato il deputato d'opposizione Oleg Lyashko di aver invocato il sequestro di poliziotti e di aver così ottenuto la morte di un agente, colpito alla testa da uno sparo la notte scorsa. Il leader dell'opposizione, ha dichiarato,"non vogliono prendere le distanze dalle forze radicali, ma non sono più in grado di controllarne, mettendo gli ucraini in pericolo".
Poliziotti rapiti
Gli scontri si sono ormai diffusi anche in altre località del Paese. Intanto, si apprende dal Kiev Post, che gli attivisti hanno preso il controllo del palazzo che ospita il ministero dell'Energia e dell'Industria del carbone a Kiev. Nella zona degli edifici governativi della capitale, i dimostranti hanno lanciato pietre e bombe incendiarie contro gli agenti, che hanno risposto con granate stordenti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Le proteste si sono allargate in tutto il Paese, mentre ieri il presidente Viktor Yanukovych ha respinto la richiesta di dimettersi e indire elezioni anticipate, offrendo solo minime concessioni all'opposizione. Nei giorno scorsi erano morte 5 persone, mentre in ospedale è morto uno dei feriti nei violenti scontri tra polizia e manifestanti esplosi domenica a Kiev. Lo sostiene il partito ultranazionalista 'Svoboda', precisando che l'uomo, Roman Senik, di 45 anni e originario della regione di Leopoli, era rimasto ferito il 22 gennaio.
I tentativi pacifici sono vani
"Il ministro dell'Interno ucraino, Vitaliy Zakharchenko, ha accusato i manifestanti pro-europeisti di "accumulare armi" in due delle loro basi a Kiev, la sede dei sindacati e il quartier generale dell'amministrazione municipale, che hanno occupato nei giorni scorsi. Inoltre, ha sottolineato, continuano a lanciare bottiglie incendiarie contro gli agenti anti-sommossa malgrado i colloqui in corso tra le autorità e le forze di opposizione: tutto questo, ha ammonito Zakharchenko, non può che far degenerare la situazione. "Gli ultimi sviluppi in Ucraina hanno dimostrato come i nostri tentativi di risolvere in maniera pacifica il conflitto, senza ricorrere al confronto e alla forza, siano stati vani, e quanto rimangano futili", ha osservato. "I nostri appelli non sono stati presi in considerazione, ed è stata violata la tregua", almeno teoricamente in vigore dall'altroieri.
Il controllo degli edifici governativi
Sono ormai dieci le città dell'Ucraina in cui i manifestanti hanno preso il controllo di edifici governativi. L'ultima è Vinnycja, dove i dimostranti hanno occupato l'edificio dell'amministrazione centrale regionale, dove stamane era in corso una sessione del Consiglio. Lo riporta il Kiev Post. Le città sono Kiev, Luc'k, Ivano-Frankivsk, Cernivci, Ternopil, Leopoli, Rivne, Khmelntysky, Sumy, Vinnytsia. Centinaia di poliziotti che erano stati schierati a controllare l'edificio del governo locale di Vinnycja, in Ucraina, si sono uniti ai dimostranti. Lo riporta il Kiev Post, secondo il quale i manifestanti hanno preso il controllo dell'edificio dell'amministrazione centrale regionale.
Ex ministro Difesa chiama i manifestanti alle armi
L'ex ministro della Difesa Anatoli Gritsenko ha chiesto ai dimostranti antigovernativi che hanno armi regolarmente registrate di portarle con sé per difendere piazza Maidan, cuore della protesta a Kiev. "Dato che le autorità non proteggono le vite delle persone - ha detto Gritsenko - chiedo a coloro che detengono armi legalmente di venire a difendere Maidan e di pattugliare le strade del centro con le armi. Io - ha aggiunto - sarò il primo. Ho una pistola con me adesso".
Sono stati liberati, intanto, i due poliziotti che, secondo il governo ucraino, erano trattenuti nella sede dell'amministrazione comunale, a Kiev, occupata dai manifestanti da oltre due mesi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno. Il governo ucraino aveva minacciato di intervenire pesantemente qualora i due non fossero stati rilasciati; ma l'opposizione negava di averli catturati.
Governo, manifestanti saranno considerati "estremisti"
La polizia considererà d'ora in poi gli oppositori che manifestano in piazza Indipendenza e quelli che occupano edifici pubblici nel centro di Kiev alla stregua di "estremisti": lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Vitaly Zakharchenko. "Abbandonate i radicali, nessuno vuole contrastare una protesta pacifica, e andatevene in qualsiasi altro luogo sicuro", ha detto, in un appello rivolto ai leader dell'opposizione. "Quelli rimasti a piazza Indipendenza e negli edifici occupati saranno considerati come appartenenti a gruppi estremisti. E in caso di pericolo saremo costretti a usare la forza".
Letta: violenza "inammissibile"
"In ucraina occorre che si fermi la violenza e riparta il dialogo. Quanto sta accadendo
in queste ore a Kiev è inammissibile. guardiamo con angoscia a questa crescita continua degli scontri e della repressione. L'Unione Europea non può accettare un'evoluzione così
drammatica degli eventi". E' quanto dichiara in una nota il presidente del consiglio, Enico Letta.
Manifestanti sgomberano ministero Energia
I dimostranti del gruppo civico Spilna Sprava (Causa comune) hanno sgomberato il palazzo del ministero dell'Energia dopo l'intervento del capo del dicastero, Eduard Stavitski. I militanti di Spilna Sprava continuano comunque a bloccare l'ingresso dell'edificio e consentono di entrarvi solo agli addetti ai servizi di emergenza. Lo riferisce
il Kyiv Post. Cinque piani dell'edificio che ospita il ministero dell'Energia, a Kiev, erano infatti stati occupati dai manifestanti del gruppo civico 'Spilna Sprava'. Il palazzo si trova in viale Khreshatik 30, non lontano da piazza Maidan, cuore della protesta 'europeista' ormai fondamentalmente antigovernativa.
Nuovo vertice tra Ianukovich e leader opposizione
Il presidente ucraino Viktor Ianukovich incontra oggi i tre principali leader dell'opposizione parlamentare in un vertice che punta a trovare un compromesso per la fine della grave crisi politica che sta investendo il Paese.
"La guerra del governo contro il popolo"
Se il presidente Viktor Yanukovych firmerà lo stato di emergenza, come secondo i dimostranti intende fare, aprirà "la guerra del governo contro il popolo" che potrà "risultare nella morte di migliaia di persone, nella divisione del Paese e nella distruzione dell'Ucraina come Stato indipendente e sovrano".
Questo è quanto si legge in una nota diffusa dall'organizzazione delle proteste Euromaidan, citato dal Kiev Post, che afferma di avere "credibili informazioni" del fatto che la presidenza si stia preparando per "imporre lo stato di emergenza e disperdere" le proteste. "Oggi l'unica via alla critica situazione sono equilibrio, autocontrollo e responsabilità per il bene dei nostri figli e del nostro Paese", proseguono i dimostranti.
Un poliziotto ucciso
Un poliziotto ucraino di 27 anni è stato ucciso nella notte a Kiev mentre tornava in un dormitorio delle forze speciali 'Berkut' dopo aver finito il suo turno di lavoro. Lo sostiene il ministero dell'Interno ucraino. Il giovane è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco in testa. Il ministro dell'Interno ucraino, Vitaly Zakharchenko, accusa i dimostranti di avergli sparato alla testa. Lo riporta il Kiev Post. Il ministro in una nota ha accusato il deputato d'opposizione Oleg Lyashko di aver invocato il sequestro di poliziotti e di aver così ottenuto la morte di un agente, colpito alla testa da uno sparo la notte scorsa. Il leader dell'opposizione, ha dichiarato,"non vogliono prendere le distanze dalle forze radicali, ma non sono più in grado di controllarne, mettendo gli ucraini in pericolo".
Poliziotti rapiti
Gli scontri si sono ormai diffusi anche in altre località del Paese. Intanto, si apprende dal Kiev Post, che gli attivisti hanno preso il controllo del palazzo che ospita il ministero dell'Energia e dell'Industria del carbone a Kiev. Nella zona degli edifici governativi della capitale, i dimostranti hanno lanciato pietre e bombe incendiarie contro gli agenti, che hanno risposto con granate stordenti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Le proteste si sono allargate in tutto il Paese, mentre ieri il presidente Viktor Yanukovych ha respinto la richiesta di dimettersi e indire elezioni anticipate, offrendo solo minime concessioni all'opposizione. Nei giorno scorsi erano morte 5 persone, mentre in ospedale è morto uno dei feriti nei violenti scontri tra polizia e manifestanti esplosi domenica a Kiev. Lo sostiene il partito ultranazionalista 'Svoboda', precisando che l'uomo, Roman Senik, di 45 anni e originario della regione di Leopoli, era rimasto ferito il 22 gennaio.
I tentativi pacifici sono vani
"Il ministro dell'Interno ucraino, Vitaliy Zakharchenko, ha accusato i manifestanti pro-europeisti di "accumulare armi" in due delle loro basi a Kiev, la sede dei sindacati e il quartier generale dell'amministrazione municipale, che hanno occupato nei giorni scorsi. Inoltre, ha sottolineato, continuano a lanciare bottiglie incendiarie contro gli agenti anti-sommossa malgrado i colloqui in corso tra le autorità e le forze di opposizione: tutto questo, ha ammonito Zakharchenko, non può che far degenerare la situazione. "Gli ultimi sviluppi in Ucraina hanno dimostrato come i nostri tentativi di risolvere in maniera pacifica il conflitto, senza ricorrere al confronto e alla forza, siano stati vani, e quanto rimangano futili", ha osservato. "I nostri appelli non sono stati presi in considerazione, ed è stata violata la tregua", almeno teoricamente in vigore dall'altroieri.
Il controllo degli edifici governativi
Sono ormai dieci le città dell'Ucraina in cui i manifestanti hanno preso il controllo di edifici governativi. L'ultima è Vinnycja, dove i dimostranti hanno occupato l'edificio dell'amministrazione centrale regionale, dove stamane era in corso una sessione del Consiglio. Lo riporta il Kiev Post. Le città sono Kiev, Luc'k, Ivano-Frankivsk, Cernivci, Ternopil, Leopoli, Rivne, Khmelntysky, Sumy, Vinnytsia. Centinaia di poliziotti che erano stati schierati a controllare l'edificio del governo locale di Vinnycja, in Ucraina, si sono uniti ai dimostranti. Lo riporta il Kiev Post, secondo il quale i manifestanti hanno preso il controllo dell'edificio dell'amministrazione centrale regionale.