MONDO
Russia
L’aggressore della giornalista di Eco di Mosca aveva la mappa dell’edificio disegnata a mano

Il direttore editoriale della radio Eco di Mosca, Alexei Venediktov, ha comunicato ai mass media russi che l’aggressore che ha accoltellato la giornalista Tatiana Felhenhauer aveva con sé una dettagliata mappa dell’edificio disegnata a mano. Non essendo mai stato prima nella sede della radio, senza la mappa non sarebbe stato in grado di muoversi liberamente all’interno dell’edificio di 14 piani. Evidentemente, qualcuno dall’interno gli ha consegnato la mappa, dove erano disegnati tutti gli interni: gli studi e uffici dei giornalisti.
L’aggressore Boris Griz si è diretto subito verso la stanza dei giornalisti. Un’altra stranezza: l’aggressore stava cercando di colpire la Felhenhauer, ma quel giorno a quell’ora non doveva essere negli studi perché aveva terminato il suo programma un’ora e un quarto prima. Si era intrattenuta per una riunione con il caporedattore. La riunione sarebbe dovuta durare un’ora e mezza, ma era finta 25 minuti prima.
L’aggressore è spuntato qualche minuto dopo la fine anticipata della riunione.
Venediktov ha fatto intendere che c’era una gola profonda all’interno della redazione che ha guidato la mano dell’aggressore.
L’aggressore Boris Griz si è diretto subito verso la stanza dei giornalisti. Un’altra stranezza: l’aggressore stava cercando di colpire la Felhenhauer, ma quel giorno a quell’ora non doveva essere negli studi perché aveva terminato il suo programma un’ora e un quarto prima. Si era intrattenuta per una riunione con il caporedattore. La riunione sarebbe dovuta durare un’ora e mezza, ma era finta 25 minuti prima.
L’aggressore è spuntato qualche minuto dopo la fine anticipata della riunione.
Venediktov ha fatto intendere che c’era una gola profonda all’interno della redazione che ha guidato la mano dell’aggressore.