MONDO
Lo ha comunicato il ministro degli Esteri
Medio Oriente, la Svezia riconosce lo Stato di Palestina
La decisione era stata preannunciata lo scorso 3 ottobre dal premier Stefan Lovfen
Svezia
Il governo svedese riconoscerà oggi lo Stato di Palestina. Lo ha annunciato il
ministro degli Esteri, Margot Wallstrom, sul quotidiano Dagens Nyheter. La decisione era stata preannunciata lo scorso 3 ottobre dal neopremier Stefan Lovfen, sollevando le critiche di Israele e degli Usa. "Attraverso il nostro riconoscimento, vogliamo prima di tutto dare il nostro sostegno alle forze palestinesi moderate" ha detto il ininistro degli Esteri. La Svezia ritiene che i criteri previsti dal diritto internazionale per il riconoscimento di uno Stato "siano stati assolti". Nel suo intervento, Wallstrom ricorda che la "Svezia ha in passato riconosciuto Stati, la Croazia nel 1992 e il Kosovo nel 2008, che pure non avevano il controllo di alcune parti del loro territorio. Come quelli, la Palestina rappresenta un caso speciale. Ci sono coloro che affermeranno che la decisione di oggi arriva troppo presto: temo che anzi sia troppo tardi".
Finora solo il Parlamento britannico, con una risoluzione non vincolante e quindi pura espressione di intenti, aveva riconosciuto lo Stato palestinese. Nell'Ue nessuno ha seguito l'esempio di Stoccolma ma Wallstrom si dice convinta che "noi oggi apriamo la strada" tra i Ventotto "e speriamo che altri seguiranno il nostro esempio".
Abu Mazen: riconoscimento della Svezia è "coraggioso e storico"
Il presidente dell'Anp ha esaltato come un evento "coraggioso e storico" l'imminente
riconoscimento da parte della Svezia della Palestina come Stato. Lo ha dichiarato il portavoce Nabil Abu Rudeina.
Ministro degli Esteri israealino: "Decisione deplorevole"
Il ministro degi Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha invece definito "deplorevole" la decisione annunciata da Stoccolma.
Gli Usa: "Prematuro ogni riconoscimento dello Stato palestinese"
Dopo l'annuncio del neo premier svedese, gli Stati Uniti avevano fatto sapere - tramite la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki - che ogni riconoscimento dello Stato palestinese è in questo momento "prematuro".
ministro degli Esteri, Margot Wallstrom, sul quotidiano Dagens Nyheter. La decisione era stata preannunciata lo scorso 3 ottobre dal neopremier Stefan Lovfen, sollevando le critiche di Israele e degli Usa. "Attraverso il nostro riconoscimento, vogliamo prima di tutto dare il nostro sostegno alle forze palestinesi moderate" ha detto il ininistro degli Esteri. La Svezia ritiene che i criteri previsti dal diritto internazionale per il riconoscimento di uno Stato "siano stati assolti". Nel suo intervento, Wallstrom ricorda che la "Svezia ha in passato riconosciuto Stati, la Croazia nel 1992 e il Kosovo nel 2008, che pure non avevano il controllo di alcune parti del loro territorio. Come quelli, la Palestina rappresenta un caso speciale. Ci sono coloro che affermeranno che la decisione di oggi arriva troppo presto: temo che anzi sia troppo tardi".
Finora solo il Parlamento britannico, con una risoluzione non vincolante e quindi pura espressione di intenti, aveva riconosciuto lo Stato palestinese. Nell'Ue nessuno ha seguito l'esempio di Stoccolma ma Wallstrom si dice convinta che "noi oggi apriamo la strada" tra i Ventotto "e speriamo che altri seguiranno il nostro esempio".
Abu Mazen: riconoscimento della Svezia è "coraggioso e storico"
Il presidente dell'Anp ha esaltato come un evento "coraggioso e storico" l'imminente
riconoscimento da parte della Svezia della Palestina come Stato. Lo ha dichiarato il portavoce Nabil Abu Rudeina.
Ministro degli Esteri israealino: "Decisione deplorevole"
Il ministro degi Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha invece definito "deplorevole" la decisione annunciata da Stoccolma.
Gli Usa: "Prematuro ogni riconoscimento dello Stato palestinese"
Dopo l'annuncio del neo premier svedese, gli Stati Uniti avevano fatto sapere - tramite la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki - che ogni riconoscimento dello Stato palestinese è in questo momento "prematuro".