MONDO
Giappone
La coalizione di governo vince le elezioni e conquista la maggioranza dei due terzi al Senato

La coalizione al governo in Giappone guidata dal premier Shinzo Abe rafforza la propria presenza al Senato, conquistando la maggioranza dei due terzi, una condizione necessaria per portare avanti il progetto di revisione della costituzione insieme alla continuazione delle riforme economiche. "Con il loro voto di fiducia gli elettori hanno parlato chiaro per il progresso della politica dell'Abenomics, dando l'approvazione al posticipo della tassa sui consumi", ha detto Abe, spiegando che non ha allo studio lo scioglimento della camera bassa del parlamento, e che è previsto un rimpasto al governo, senza specificare la tempistica.
Ora sarà più facile modificare la costituzione pacifista del Giappone
L'ottenimento dell'obiettivo, con i due terzi della maggioranza nella più importante camera dei rappresentanti, permetteranno al premier di modificare l'articolo 9 della costituzione giapponese, che non consente il mantenimento di forze armate e vieta qualsiasi coinvolgimento in conflitti militari. Per l'approvazione della riforma occorrerà indire un referendum, ma secondo gli analisti - malgrado le forti manifestazioni di protesta negli ultimi 2 anni - il percorso appare meno impervio anche a causa delle recenti controversie con la Corea del nord e le dispute territoriali con la Cina.
Al voto per la prima volta i giovani di 18 e 19 anni
Per la prima volta dal dopoguerra a oggi i giovani di 18 e 19 anni hanno partecipato alle elezioni, formando un bacino di 2,4 milioni di nuovi votanti, dopo l'abbassamento dell'età legale dai precedenti 20 anni, una dinamica che avrebbe premiato il premier Abe, considerato più deciso sui temi della sicurezza nazionale rispetto all'opposizione capeggiata dal partito democratico. Abe ha spiegato che il governo annuncerà nel breve termine un pacchetto di riforme fiscali per continuare la politica monetaria ultra espansiva denominata 'abenomics', malgrado continui la fase di incertezza sui mercati internazionali. Resta da definire l'attuazione delle manovre finanziare per reperire i fondi necessari ad affrontare i costi sempre più elevati dello stato sociale, dopo il posticipo di almeno 2 anni della tassa sui consumi inizialmente previsto nell'aprile del 2017, in un paese in cui il 25% della popolazione ha più di 65 anni di età.
Ora sarà più facile modificare la costituzione pacifista del Giappone
L'ottenimento dell'obiettivo, con i due terzi della maggioranza nella più importante camera dei rappresentanti, permetteranno al premier di modificare l'articolo 9 della costituzione giapponese, che non consente il mantenimento di forze armate e vieta qualsiasi coinvolgimento in conflitti militari. Per l'approvazione della riforma occorrerà indire un referendum, ma secondo gli analisti - malgrado le forti manifestazioni di protesta negli ultimi 2 anni - il percorso appare meno impervio anche a causa delle recenti controversie con la Corea del nord e le dispute territoriali con la Cina.
Al voto per la prima volta i giovani di 18 e 19 anni
Per la prima volta dal dopoguerra a oggi i giovani di 18 e 19 anni hanno partecipato alle elezioni, formando un bacino di 2,4 milioni di nuovi votanti, dopo l'abbassamento dell'età legale dai precedenti 20 anni, una dinamica che avrebbe premiato il premier Abe, considerato più deciso sui temi della sicurezza nazionale rispetto all'opposizione capeggiata dal partito democratico. Abe ha spiegato che il governo annuncerà nel breve termine un pacchetto di riforme fiscali per continuare la politica monetaria ultra espansiva denominata 'abenomics', malgrado continui la fase di incertezza sui mercati internazionali. Resta da definire l'attuazione delle manovre finanziare per reperire i fondi necessari ad affrontare i costi sempre più elevati dello stato sociale, dopo il posticipo di almeno 2 anni della tassa sui consumi inizialmente previsto nell'aprile del 2017, in un paese in cui il 25% della popolazione ha più di 65 anni di età.