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MONDO

La dottrina Trump: Mosca scompare dalla lista delle "priorità" del Pentagono

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La Russia non è più una minaccia per l'America, e il Pentagono la cancella dalla lista delle "priorita'" per la difesa.

Un documento del transition team di Donald Trump, inviato dal facente funzioni sottosegretario alla Difesa Brian McKeon ai dipendenti del proprio ufficio, non menziona Mosca tra le preoccupazioni del presidente-eletto e indica invece altre materie su cui impostare il lavoro del Pentagono: 1) una strategia per "la sconfitta dell'Isis"; 2) l'eliminazione dei tetti di spesa per la difesa; 3) lo sviluppo di una strategia per la cybersicurezza, e 4) una "maggiore efficienza" nel lavoro degli uffici.

Il memo, pubblicato in esclusiva da Foreign Policy, è datato 1° dicembre ed è stato trasmesso a McKeon da Mira Ricardel, ex funzionario dell'amministrazione Bush e alla guida della squadra che gestisce il passaggio di consegne dall'amministrazione Obama a quella di Trump, che si insedierà il prossimo 20 gennaio. Nel memo si fa cenno anche alla Cina e alla Corea del Nord, oggetto di diversi "briefing" del transition team, ma non fa alcuna menzione della Russia.