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Mondo arabo

Egitto, la fine del Ramadan tra migliaia di 'grazie' e operazioni anti Isis

Tra le migliaia di detenuti graziati in occasione della fine del Ramadan, anche l'ex poliziotto che uccise la cantante pop libanese Suzanne Tamin. Mentre nel nord del Sinai le forze egiziane uccidono 21 jihadisti che preparavano attentati per la festa di fine digiuno

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Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha concesso la grazia a 3.157 prigionieri in occasione della fine del ramadan; tra questi, anche un ex poliziotto condannato per l'omicidio di una cantante pop libanese, Suzanne Tamim, piu' di un decennio fa.

Mohsen Al-Sukkari era stato condannato nel 2010 a 25 anni per l'omicidio, avvenuto nel 2008. La corte aveva accertato che Sukkari aveva agito su commissione del magnate egiziano Hisham Talaat Mustafa, amante della vittima, che aveva offerto al sicario due milioni di dollari.

La morte violenta della cantante, famosa in Medio oriente, aveva suscitato proteste di piazza e indignazione in tutta la regione araba. Mustafa, un noto uomo d'affari, fu stato condannato a 15 anni per il suo crimine, ma anche a lui è stato concesso un perdono presidenziale nel 2017 per motivi di salute. Era vicino a Gamal Mubarak, figlio del presidente espulso Hosni Mubarak che fu rovesciato nella rivolta di massa - meglio detta Primavera araba - del 2011.
 
Ieri sempre in coincidenza della fine del ramadan 21 islamici considerati "terroristi" jihadisti sono stati uccisi in due raid delle forze di sicurezza egiziane nel nord del Sinai.

Secondo quanto riferisce un comunicato del ministero dell'Interno egiziano il gruppo stava preparando attentati per l'Eid el-fitr, la festività che segna la rottura del digiuno e del mese sacro islamico e che quest'anno ricorre da domenica prossima a martedi.

Nelle incursioni - si legge nel comunicato -  in due covi sono stati trovati fra l'altro cinque "ordigni", due "cinture" esplosive da kamikaze e 17 "armi automatiche". In uno scontro a fuoco sono rimasti feriti due agenti di polizia. I blitz hanno avuto luogo in alcune fattorie e case del villaggio di Bir El-Abd.

Nel nord-est della penisola egiziana è in corso da sei anni un conflitto a bassa intensità tra forze di sicurezza e la branca dell'Isis in Egitto con un imprecisato ma elevato numero di vittime da entrambe le parti.