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SCIENZA

Dalla Virgina una proposta rivoluzionaria

Rottamato anche Linneo?

Dopo due secoli sembra avvicinarsi il superamento della tassonomia di Linneo, in nome della genetica. Questa la proposta di Boris Vinatzer, ricercatore del Virginia Tech

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di Stefano LamorgeseVirginia Tech (USA)
Tutti gli esseri viventi sul pianeta - quelli classificati dalla scienza, almeno - hanno un nome latino; e anche un cognome. Si chiama "nomenclatura binomiale"; fu ideata dal grande botanico, esploratore e naturalista svedese Linneo, che la adottò per primo nel XVIII Secolo.


Da allora, ogni specie vivente ha via via assunto un posto preciso nel grande libro della natura: noi umani siamo (chi più chi meno) l' "homo sapiens"; il cefalo è il "mugil cephalus";  l'elefante africano è il "Loxodonta africana" e la mosca che produce le larve usate da molti per andare a pesca è la "Sarcophaga carnaria". Persino nel nostro intestino ci sono batteri con la carta d'identità: chi non conosce l' "Escherichia coli"?


Sembrerebbe tutto ordinato e funzionale, a prima vista. Ma - secondo il ricercatore Boris Vinatzer del Virginia Tech - non è così.


La genetica

Lo studioso americano ricorda che le tecnologie utilizzate ai nostri giorni per tracciare il genoma degli esseri viventi hanno compiuto passi da gigante: tali da permettere la precisa identificazione di ogni specie.

Non si tratterebbe quindi di abbandonare il sistema tassonomico di Linneo, ma di aggiungervi le informazioni genetiche che distinguono nel dettaglio ogni specie vivente dall'altra.


L'esempio dell'antrace

Per far capire quanto sarebbe utile compiere questo passo, il professor Vinatzer ricorda le difficoltà incontrate nelle indagini sull'antrace, il batterio utilizzato come arma che terrorizzò gli Usa nel 2001. Allora - proprio a causa delle troppe denominazioni diffuse del bacillo mortale (più di 1200) - il lavoro per identificare l'origine esatta di quella polvere bianca fu lungo e tortuoso. Se fosse stata disponibile una precisa classificazione genetica - questo il senso della proposta - raggiungere il medesimo risultato sarebbe stato quasi un "gioco da ragazzi".

La Rastonia solanacearum

Un altro esempio illuminante della differenza tra il sistema genetico e quello linneiano è dato dalla Ralstonia solanacearum, un proteobatterio patogeno delle piante che ha cambiato nome molte volte: da "Bacillus solanacearum" a "Pseudomonas solanacearum", poi "Burkholderia solanacearum" prima di essere finalmente battezzato come "Ralstonia".


La rivoluzione digitale

A guardar bene, l'idea del Professor Vinatzer non sembra campata in aria. La descrizione del genoma dei viventi - lungi dall'essere compiuta - ha il vantaggio di essere espressa in termini matematici, discreti; e non con un sistema analogico-associativo come fecero Linneo e i suoi seguaci. Si tratta di accettare, e non sarà facile, che sono proprio i numeri l'alfabeto più adatto per descrivere la meravigliosa complessità del mondo.


Lo fece anche Linneo

Forse è venuto il momento di cambiare davvero sistema. Potrebbe persino essere, questo, un suggerimento che lo stesso Linneo dette, tra le righe, con le sue scelte: nacque come Carl Ingemarson, mutò il cognome in Linneus (seguendo l'esempio paterno) e, quando ricevette un titolo nobiliare per meriti scientifici dal Re di Svezia Adolfo Federico, cominciò a firmarsi come Carolus Von Linné. Se non fu troppo puntiglioso lui, perché dovremmo esserlo noi?