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SCIENZA

Nuova specie in Corea

La lumaca delle caverne

Una linea virtuale congiungerebbe le grotte ipogee di almeno tre continenti: Asia, Europa e Nordamerica. In quegli ambienti sopravvivono rarissime specie di lumachine "preistoriche"

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di Stefano Lamorgese

Ha finalmente un nome un membro della famiglia delle Carychiidae, piccole lumachine che vivono nascoste nella profondità delle caverne, che attendeva il "battesimo" da quindici anni. La nuova specie - denominata Koreozospeum nodongense - era stata individuata all'interno delle grotte di Nodong, le più profonde del paese asiatico, a circa 150 km a Sud-Est della capitale Seoul.

I "nominatori", novelli Adami del Terzo Millennio, sono: Adrienne Jochum, dell'Università di Berna; Larisa Prozorova e Mariana Sharyiool dell'Accademia russa delle Scienze dell'Estremo Oriente; e Barna Páll-Gergely della Shinshu University.

Una grotta antichissima
Nell'ampio spazio ipogeo, abbellito da monumentali stalagmiti bianche, si narra che nel XIV secolo i coreani producessero le armi utilizzate contro i giapponesi invasori. Qui, nella grotta più profonda della Corea del Sud, un gruppo di malacologi ha portato alla luce un esserino quasi microscopico: la Koreozospeum nodongense che non supera, infatti, la lunghezza di 1,7 millimetri.

Utilizzando la nanoTAC (un'apparecchiatura per la tomografia su scala nanometrica) per realizzare le immagini, è stato possibile descrivere la morfologia del suo splendido guscio, poi sottoposto ad analisi chimico fisica per determinarne la composizione.

Specie rare
Esistono al mondo pochissimi parenti di questa microlumaca: quelli trovati due anni fa in Croazia nelle grotte di Lukina Jama–Trojama; e quelli individuati nelle grotte di Sierra de Aitzgorri e di Sierra Salvada, nel Nord della Spagna.

Una teoria affascinante
La lumachina coreana appartiene a un gruppo di antichi molluschi diffusi sulla Terra 65 milioni di anni fa: furono i primi del loro genere a colonizzare le terre emerse e oggi ne sopravvivono solo poche specie.

Sono state tutte individuate tra i 42-46° di latitudine Nord in Europa e tra i 33-35° in Nord America e ora s'incontrano virtualmente con i lontani cugini coreani, trovati a una latitudine settentrionale di 36°57'.

Tutto ciò sembra confermare un'intuizione formulata nel 2006 dal professor David Culver, secondo il quale esiste nel nostro pianeta una "linea virtuale" e sotterranea che unisce tra loro gli habitat che ospitano questi piccolissimi molluschi "preistorici". Una biodiversità ipogea che - una lumachina alla volta - sta per essere finalmente mappata.